Mastectomia conservativa: un approccio moderno alla chirurgia del tumore al seno

Pubblicato il: 31/10/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 17/12/2024

Negli ultimi decenni, l'approccio al trattamento chirurgico del tumore al seno ha subito una profonda evoluzione, passando da interventi radicali e mutilanti a tecniche sempre più conservative. Questo cambiamento risponde all'esigenza di bilanciare efficacia oncologica e qualità della vita, puntando alla preservazione dell'estetica e alla riduzione dell'impatto psicologico per le pazienti. Tuttavia è talora necessario asportare l’intera mammella e, in questo contesto, le mastectomie conservative rappresentano un'opzione sempre più diffusa e avanzata

Cos'è la mastectomia conservativa?

La mastectomia conservativa è un intervento chirurgico che rimuove il tessuto ghiandolare mammario mantenendo l'integrità dell’involucro cutaneo e del complesso areola-capezzolo (NAC) . Questo tipo di mastectomia consente di preservare l’aspetto estetico del seno, facilitando un’eventuale ricostruzione immediata o differita. Può includere tecniche come la "nipple-sparing mastectomy" (NSM) o la "skin-sparing mastectomy" (SSM), a seconda delle caratteristiche cliniche della paziente.

Tecniche avanzate di mastectomia conservativa

Le tecniche di mastectomia conservativa si avvalgono di strumenti e approcci innovativi:

  • Nipple-Sparing Mastectomy (NSM): preserva il complesso areola-capezzolo, rimuovendo il tessuto mammario attraverso incisioni limitate, spesso nascoste. È indicata per pazienti senza evidenza di malattia nel NAC.
  • Skin-Sparing Mastectomy (SSM): viene asportato assieme alla ghiandola il NAC quando coinvolto dalla malattia e si mantiene una parte di mantello cutaneo sufficiente a coprire la protesi consentendo, in genere, la ricostruzione immediata . 

Vantaggi e benefici per le pazienti

La mastectomia conservativa offre molteplici benefici:

  • Estetici: preserva l’aspetto naturale del seno, riducendo l’impatto psicologico della demolizione e della neoplasia.
  • Psicologici: minimizza il trauma emotivo associato alla perdita del seno, favorendo un miglior adattamento post-operatorio.
  • Ricostruzione facilitata: la conservazione della pelle e del NAC consente ricostruzioni più semplici e con risultati più naturali.
  • Risultati Oncologici Comparabili: quando indicata, garantisce tassi di controllo locale della malattia equivalenti a quelli delle mastectomie tradizionali.

Indicazioni per la mastectomia conservativa

Le indicazioni per la mastectomia conservativa includono:

  • Assenza di coinvolgimento del NAC (nipple sparing mastectomy): valutata tramite imaging e controllo intra-operatorio.
  • Profilassi in pazienti ad alto rischio: come nel caso di portatrici di mutazioni BRCA1/2, che scelgano un intervento preventivo.
  • Pazienti motivati alla conservazione estetica: in accordo con l’équipe multidisciplinare.
  • Non è indicata in presenza di coinvolgimento diretto del NAC o della cute.


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Conclusioni

La mastectomia conservativa rappresenta un’importante opzione terapeutica per molte pazienti con tumore al seno, combinando efficacia oncologica, approccio estetico e attenzione al benessere psicologico. Una corretta selezione delle pazienti e l’impiego di tecniche avanzate sono essenziali per massimizzare i benefici di questo intervento.

Chirurgia Generale a Roma

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