Melanoma maligno: un tumore sempre più frequente

Melanoma maligno: un tumore sempre più frequente

Editato da: Veronica Renzi il 07/11/2023

Abbiamo intervistato il nostro esperto in dermatologia riguardo al melanoma maligno, tumore cutaneo che provoca numerose complicanze e mortalità. L'esperto ci ha spiegato come riconoscere i sintomi e quali passi intraprendere per combatterlo

Come possiamo definire un melanoma maligno?

Il melanoma maligno è un tipo di cancro della pelle causato dalla crescita anormale e incontrollata delle cellule chiamate melanociti. È il tumore cutaneo che provoca la maggior parte delle complicanze, come sanguinamento, infezioni e dolore, e risulta essere tra le principali cause di mortalità legate ai tumori della pelle. La sua incidenza nella popolazione è stimata in circa 10-11 casi ogni 100.000 abitanti all'anno. Il melanoma ha un rilevante impatto socio-economico, data la sua frequenza in pazienti giovani (è il secondo cancro, dopo la leucemia, nelle persone sotto i 65 anni) e la sua aggressività (ad esempio, tumori spessi meno di 1 millimetro possono produrre metastasi nel 14% dei casi, mentre tumori con uno spessore maggiore di 4 millimetri presentano fino al 60% di probabilità di metastasi).

Quanto è comune questo tumore e perché?

La frequenza del melanoma è aumentata in modo preoccupante negli ultimi decenni. Nonostante le cause esatte della sua insorgenza non siano completamente chiare, sono stati identificati alcuni fattori di rischio, tra cui l'esposizione al sole, i raggi ultravioletti, una ridotta immunità e la presenza di un elevato numero di nevi melanocitari (come le lentiggini). Avere, per esempio, più di un centinaio di tali nevi rappresenta un significativo fattore di rischio.

Come posso riconoscere un melanoma e cosa fare?

Se un neo cambia aspetto, colore, dimensione, o inizia a sanguinare, è essenziale consultare uno specialista in melanoma. L'esperto potrà valutare e, se necessario, rimuovere la lesione per un'analisi patologica. Questo esame determinerà se il neo è un melanoma, specificandone lo spessore (indice di Breslow), la profondità (indice di Clark) e altre caratteristiche. A seconda di questi dati, si deciderà il trattamento più appropriato.

Qual è il trattamento chirurgico del melanoma maligno?

La terapia primaria del melanoma maligno è chirurgica, e prevede un'escissione ampia del tumore, con un margine di sicurezza di circa 2 cm. È anche importante esaminare la presenza di possibili metastasi nei linfonodi vicini al tumore attraverso la biopsia del linfonodo sentinella. Questa tecnica implica l'iniezione di un tracciante radioattivo nella zona del tumore. Il tracciante si accumula nel linfonodo più vicino al tumore (il linfonodo sentinella), che verrà poi rimosso e analizzato dal patologo. I gruppi di linfonodi si trovano nelle zone cervicali, ascellari e inguinali. Se vengono rilevate metastasi, si procede con la linfadenectomia, ovvero la rimozione di tutti i linfonodi della zona interessata.

C'è una cura per il melanoma maligno?

Come per molti tumori, un melanoma può essere considerato guarito se, a 10 anni dalla sua rimozione, non si manifestano recidive o metastasi. Una diagnosi tempestiva e un intervento chirurgico nelle fasi iniziali aumentano la probabilità di sopravvivenza e un migliore controllo della malattia. In casi avanzati (con metastasi nei linfonodi o in altri organi), si possono considerare interventi chirurgici sulle metastasi, radioterapia, immunoterapia e l'uso di farmaci innovativi. 

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