La neuroradiologia diagnostica è una branca della radiologia che si occupa dello studio delle patologie del sistema nervoso centrale e periferico, utilizzando anche tecniche di imaging avanzate. Si tratta di un settore in costante evoluzione, cruciale per la diagnosi precoce di numerose patologie neurologiche e neurochirurgiche. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Sergio Raspante, specialista in Radiodiagnostica a Milano.
A cosa serve la neuroradiologia diagnostica?
Questa disciplina permette di ottenere immagini dettagliate del cervello, del midollo spinale, dei nervi cranici e delle strutture vascolari cerebrali. Le informazioni ricavate consentono di diagnosticare in modo preciso condizioni come:
- Ictus ischemico o emorragico
- Tumori cerebrali e spinali
- Patologie di natura infiammatorio/demielinizzante come la sclerosi multipla
- Malformazioni vascolari (aneurismi, MAV, FAVd, angiomi cavernosi)
- Infezioni e infiammazioni del sistema nervoso centrale e periferico
- Traumi cranici e spinali
- Epilessia farmacoresistente
Le tecniche principali
Tra le metodiche più utilizzate in neuroradiologia diagnostica troviamo:
- Risonanza Magnetica (RM): esame di elezione per lo studio dell’encefalo e del midollo spinale. La RM encefalo, in particolare, è fondamentale per la diagnosi delle principali patologie in ambito neurologico e neurochirurgico, come le malattie di natura infiammatorio-demielinizzante (sclerosi multipla, encefaliti, etc) epilessie farmaco-resistenti (lesionali e non), malformazioni vascolari, neoplasie cerebrali e spinali.
- Tomografia Computerizzata (TAC): indagine diagnostica particolarmente diffusa, utile soprattutto in situazioni d’urgenza/emergenza, come i traumi cranici e l’ictus acuto. Permette una valutazione rapida ed efficace delle strutture ossee (eventuale presenza di fratture della teca cranica e vertebrali), lesioni ischemico/emorragiche.
- Angio-RM e Angio-TC: indagini diagnostiche che permettono lo studio dettagliato del circolo arterioso e venoso intracranico, dei tronchi sovra-aortici. Sono impiegati nella valutazione della presenza di aneurismi intracranici, stenosi vasali e malformazioni artero-venose cerebrali.
- Spettroscopia e perfusione cerebrale: tecniche avanzate di risonanza magnetica che, attraverso l’analisi dei principali metaboliti cerebrali e della dinamica perfusionale, forniscono spesso importanti informazioni diagnostiche aggiuntive alla RM convenzionale
Neuroradiologia pediatrica: un ambito delicato
Un capitolo a parte è rappresentato dalla neuroradiologia pediatrica, che richiede competenze specifiche per la diagnosi di quadri malformativi dell’encefalo e del rachide, epilessie focali farmaco-resistenti e patologie rare del sistema nervoso in età evolutiva. Le tecniche di studio, in ambito pediatrico, devono essere ottimizzate per minimizzare i rischi legati alla sedazione e all'utilizzo dei mezzi di contrasto iodati e paramagnetici.
Un supporto indispensabile alla clinica
Il ruolo del neuroradiologo non si limita alla semplice analisi ed interpretazione delle immagini: è parte integrante del team multidisciplinare che valuta il percorso diagnostico-terapeutico dei pazienti neurologici e neurochirurgici. In molti casi, la neuroradiologia riveste un ruolo fondamentale nell’inquadramento diagnostico dei pazienti, consente di orientare in modo tempestivo le decisioni cliniche, migliorando la prognosi e riducendo le complicanze.
Conclusioni
La neuroradiologia diagnostica rappresenta un pilastro fondamentale della medicina moderna. Le tecnologie sempre più sofisticate permettono diagnosi precoci e accurate, contribuendo a migliorare l’outcome dei pazienti affetti da malattie neurologiche. Un settore in continua evoluzione che, grazie all’integrazione tra competenze cliniche e imaging, offre un contributo significativo alla valutazione delle principali patologie del sistema nervoso centrale e periferico.