Nevi e melanoma

Editato da: Marta Buonomano il 12/05/2020

È possibile capire se un neo corrisponde a un melanoma? Risponde il Dott. Giuseppe Solari, esperto in Dermatologia a Genova

Cosa sono i nevi?

I nevi, comunemente conosciuti come nei, sono dei tumori benigni della pelle costituiti da cellule chiamate “neviche”. Questi possono essere scuri (pigmentati) o dello stesso colore della pelle (non pigmentati) e possono essere classificati anche per profondità in nevi superficiali (giunzionali), profondi (dermici) e composti (quando si trovano tra lo strato dermico ed epidermico).

Perché è importante eseguire periodicamente un controllo dei nei?

È fondamentale controllare periodicamente i nevi per escludere che qualcuno di questi possa essere un pericoloso melanoma, e, nonostante sia un evento più raro di quanto si ritenga, anche perché queste lesioni, inizialmente benigne, possono evolvere fino a diventare un melanoma. 

Cos’è il melanoma?

Il melanoma è un tumore maligno della pelle molto pericoloso e con alta incidenza di metastasi. Non rientra tra le patologie ereditarie ma, come per tutti i tumori, la predisposizione familiare è importante. Per questa lesione esistono poche terapie mediche, che comunque sono utili sono in caso di prevenzione per le metastasi a seguito dell’intervento. L’unica terapia realmente efficace per curare un melanoma è la chirurgia, che deve essere eseguita precocemente ed in modo sufficientemente ampio. È proprio grazie alla chirurgia, volta a rimuovere qualsiasi nevo che desti il minimo sospetto, che è stato possibile aumentare il numero di melanomi diagnosticati precocemente (in fase radiale, ovverossia di crescita orizzontale e non ancora verticale).

Come posso capire se un neo corrisponde ad un melanoma?

Per una corretta prevenzione, la prima cosa da fare è eseguire un’autoesaminazione davanti ad uno specchio, nudi e con una buona luminosità, almeno una volta all’anno. Qualche anno fa fu lanciato un valido slogan da una campagna di prevenzione del melanoma che consente ai pazienti di eseguire un corretto autoesame seguendo la regola dell’ABCDE, in modo da valutare i parametri di rischio osservando le caratteristiche di un nevo:

  • Asimmetria della lesione
  • Bordi irregolari
  • Colorazione scura
  • Dimensioni superiori a 6 mm
  • Evoluzione (i nevi più a rischio sono quelli d’insorgenza recente e che cambiano aspetto velocemente)

Ovviamente un dermatologo eseguirà una mappatura dei nevi ed una videodermatoscopia in epiluminescenza, senz’altro più accurata e determinante, perché un buon dermatologo il melanoma lo può “vedere”.

È vero che se un neo subisce un trauma diventa un melanoma?

Assolutamente no. La degenerazione che avviene in un nevo quando diventa melanoma è molto rara e, soprattutto, non è dovuta a traumi. D’altra parte, un nevo che ha subito un trauma sarà più soggetto a controlli ed analisi dallo specialista in quanto presenta spesso ulcerazione o sanguinamento, che di per se, se spontanei, sono segnali di grande allarme.

I nevi possono essere asportati anche se non pericolosi?

Sì, è possibile asportarli anche per motivi estetici senza alcun rischio, sempre che l’operazione venga eseguita in modo integrale. Nel caso in cui per dimensione o sedi di rilievo estetico non sia consigliato eseguire l’intervento classico e sia necessario avvalersi di tecniche demolitive (Laser, crioterapia o altre), sarà comunque necessario effettuare un esame istologico prima della procedura per confermare la benignità del nevo.

Cosa devo fare se lo specialista mi consiglia di asportare un nevo?

Se un dermatologo, dopo aver eseguito un attento esame, consiglia l’asportazione chirurgica, il paziente deve accettare. Uno specialista propone l’intervento solo quando, in base alla sua esperienza e alle caratteristiche cliniche del nevo analizzato, non è possibile escludere la presenza di un melanoma: questo significa che senza l’intervento ed il conseguente esame istologico, non è possibile affermare con certezza la natura benigna o maligna del nevo.

 

Dermatologia a Genova