Oltre il dolore: la clinica della fibromialgia e l'approccio psicosomatico
In questo articolo insieme al Dott. Guido Pancani, specialista in Medicina Interna, parleremo della clinica della fibromialgia, discutendo l’approccio psicosomatico alla medicina e la sintomatologia della malattia
Umore e condizione dolorosa: clinica della fibromialgia
Nella fase iniziale, i fibromialgici non manifestano sintomi depressivi, ma sviluppano convinzioni che li fanno sentire costantemente delusi e vittime di ingiustizie. Il dolore diventa sempre più presente, portando a una ricerca delle cause e ad uno stato depressivo o ciclotimico, caratterizzato da periodi di benessere intercalati da episodi acuti di dolore.
Gli antidepressivi vengono spesso utilizzati per modificare la percezione del dolore, ma agiscono principalmente sull'umore senza affrontare adeguatamente la condizione dolorosa. I sintomi associati al dolore, tuttavia, rafforzano la convinzione di essere affetti da malattie organiche, anche se gli esami e le diagnosi strumentali risultano normali. La sofferenza fisica e psicologica è reale e compromette l'intera vita relazionale del paziente.
Psicosomatica: una relazione causa-effetto tra mente e corpo
L'approccio psicosomatico alla medicina cerca di stabilire una relazione tra mente e corpo, esplorando il mondo emotivo e affettivo insieme alla sfera somatica e clinica. Oggi si considera l'unità psicosomatica dell'essere umano, dove la malattia si manifesta sia a livello organico come sintomo che a livello psicologico come disagio. Si distinguono malattie in cui i fattori biologici hanno un ruolo predominante da quelle in cui i fattori psico-sociali, come emozioni e conflitti, svolgono un ruolo determinante. Si esplorano i sintomi psicosomatici, che non si organizzano in vere e proprie malattie ma si manifestano attraverso il corpo, coinvolgendo il sistema nervoso autonomo come risposta a situazioni di disagio psichico o stress.
Le vere malattie psicosomatiche, al contrario, sono caratterizzate da una genesi psicologica o almeno parzialmente psicologica e comportano un vero e proprio danno organico con segni evidenti di lesione.
Come si spiega l'insorgere del sintomo o della malattia psicosomatica?
Esistono diversi modelli interpretativi che cercano di spiegare l'insorgenza di questi sintomi o malattie. In generale, le malattie somatiche rappresentano un meccanismo difensivo arcaico che permette l'espressione diretta del disagio psichico attraverso il corpo. L'ansia, la sofferenza e le emozioni troppo dolorose per essere consapevolmente vissute trovano una via di sfogo immediata nel corpo, senza essere adeguatamente elaborate simbolicamente.
I pazienti psicosomatici solitamente si adattano bene alla realtà esterna, con un pensiero ricco di fatti e povero di emozioni: sono pazienti che hanno difficoltà a riferire sentimenti come rabbia, paura, delusione e insoddisfazione, separando le emozioni dalla realtà concreta. Queste persone tendono a tenere a distanza contenuti psichici inaccettabili a costo di danneggiare il proprio corpo.
Elenco dei sintomi della fibromialgia
Ed ecco un elenco dei sintomi che un paziente che soffre di fibromialgia può riferire, ricordando che i cambiamenti di stagione e del tempo e stress emozionali innescano o peggiorano i sintomi:
- dolori muscolari da più di tre mesi senza una causa;
- colon irritabile con distensione addominale;
- insonnia o sonno non riposante;
- stanchezza, facile affaticabilità;
- rigidità e impaccio nel movimento al mattino alzandosi dal letto;
- crampi, principalmente notturni;
- sensazioni (parestesie) come formicolii, stilettate, intorpidimento;
- mal di testa;
- mani e/o piedi gonfi;
- dolori al volto, spesso confusi con patologie dell'articolazione mandibolare;
- dolori al torace;
- forti dolori alle braccia, ai polsi ed alle mani;
- ansia, depressione;
- alterazioni dell'equilibri, senso di instabilità, di 'sbandamento';
- senso di confusione o di stordimento;
- secchezza degli occhi, della bocca, della pelle;
- visione sfocata;
- bocca urente;
- temperatura alterata oppure alterata percezione di caldo e freddo;
- intolleranza al freddo oppure al caldo umido o tutti e due;
- ipersensibilità della pelle, della vista, dell'olfatto, dell'udito;
- vestibolite, infiammazione cronica del vestibolo vulvare;
- intolleranza ai segnali luminosi tipo: monitor del pc, televisione etc;
- ricerca di posti ombreggiati;
- dolore che passa con gli antidolorifici;
- dolore diverso da quello a cui si era abituati;
- disturbi del sonno (risvegli);
- attacchi di panico o forte ansia;
- Spasmofilia;
- Cistite interstiziale e/o recidivante;
- Prostatite abatterica;
- Fascicolazioni.