Pane, pasta, pizza e mal di pancia: il colpevole non è sempre il glutine
Molte persone riportano fastidi dopo aver mangiato pane, pasta, pizza o altri prodotti a base di grano. Parliamo di gonfiore, gas in eccesso, dolori addominali, alterazioni della regolarità intestinale e altri sintomi spiacevoli, che spesso portano ad accusare il glutine. Ma è davvero il glutine il responsabile di questi disturbi? Ne parliamo con la Dott.ssa Federica Fascì Spurio, specialista in Gastroenterologia.
Glutine: colpevole o innocente?
La risposta non è così semplice. Il glutine è certamente colpevole in chi soffre di celiachia, una malattia autoimmune che colpisce circa l’1% della popolazione. Tuttavia, al di fuori di questa nicchia di persone, il glutine è spesso innocente, pur essendo presente negli alimenti incriminati. Esiste anche la cosiddetta “sensibilità al glutine non celiaca”, che si manifesta con sintomi simili alla celiachia ma senza danni intestinali. Tuttavia, questa condizione è meno comune rispetto a quanto si pensi e non rappresenta la spiegazione principale per i disturbi di cui parliamo in questo articolo.
La verità è che nei cereali come grano, farro, orzo e segale, oltre al glutine sono presenti molte altre sostanze che possono causare disturbi gastrointestinali, come altre proteine e soprattutto i fruttani, che non sono proteine ma appartengono alla famiglia dei carboidrati.
Sono i fruttani i veri colpevoli?
I fruttani sono presenti in abbondanza nei cereali come grano, farro, orzo e segale e appartengono alla famiglia dei FODMAP, un gruppo di carboidrati a catena corta facilmente fermentabili da parte dei microbi intestinali.
Una dieta ricca di farinacei, com'è tipico oggi, comporta spesso un eccesso di fruttani, che sono tra i principali responsabili di gonfiore, gas, dolori addominali e alterazioni dell’alvo. Poiché non vengono completamente digeriti nell’intestino tenue, i fruttani raggiungono il colon, dove vengono intensamente fermentati dalla flora intestinale, producendo gas e richiamando acqua. Il risultato? Pancia gonfia, tensione addominale e feci molli.
Le persone con sindrome dell’intestino irritabile (IBS) sono particolarmente sensibili ai fruttani e agli altri FODMAP. Non a caso, spesso riferiscono un netto miglioramento quando riducono il consumo di pane, pasta, pizza o altri prodotti contenenti grano, farro, orzo e segale.
Ma non è l’eliminazione del glutine a farli stare meglio!
Studi clinici hanno cercato di chiarire se il miglioramento fosse dovuto alla riduzione del glutine o dei fruttani. In uno di questi, pazienti in dieta Low FODMAP hanno ricevuto capsule contenenti glutine puro o placebo: nessun peggioramento dei sintomi è stato osservato nel gruppo che assumeva glutine. Un’ulteriore conferma viene dal fatto che il seitan – alimento ricchissimo di glutine ma povero di fruttani – è considerato adatto a una dieta a basso contenuto di FODMAP.
Le altre proteine del grano
Oltre al glutine, il grano contiene numerose altre proteine, come gli inibitori dell’amilasi-tripsina (ATIs) e alcune lectine note come Wheat Germ Agglutinin (WGA). Queste molecole, secondo alcuni studi, potrebbero attivare una lieve risposta infiammatoria nell’intestino, contribuendo così a sintomi gastrointestinali in soggetti sensibili.
Anche il glutine, in alcune persone non celiache, potrebbe stimolare una risposta infiammatoria attraverso l’attivazione dell’immunità innata: questo fenomeno è alla base della “sensibilità al glutine non celiaca”.
La ricerca su questi meccanismi è ancora in corso, ma è evidente che il grano è una matrice complessa, e il glutine è solo una delle sue componenti.
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Fruttani e glutine: una scomoda coabitazione
Un aspetto curioso è che proprio i cereali contenenti glutine (grano, farro, orzo, segale) sono anche quelli più ricchi di fruttani, una delle principali classi di FODMAP. Questa sovrapposizione complica la vita dei pazienti e del gastroenterologo, perché come abbiamo visto i sintomi legati ai fruttani vengono facilmente confusi con un’intolleranza al glutine.
Conclusione: attenzione ai giudizi affrettati!
Se ci sentiamo gonfi dopo aver mangiato pane, pizza o pasta, non diamo subito la colpa al glutine. E soprattutto, evitiamo di eliminarlo dalla dieta senza prima aver fatto i test per la celiachia: una diagnosi corretta è fondamentale e va discussa con un gastroenterologo.
Conoscere meglio ciò che mangiamo ci aiuta a fare scelte più consapevoli, evitare rinunce inutili, e soprattutto, non avere più mal di pancia!
Sitografia:
- Studio glutine vs placebo in low fodmap diet: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35063241/
- Glutine e IBS per Monash University: https://www.monashfodmap.com/blog/gluten-and-ibs/
- Seitan e FODMAP: https://theibsdietitian.com/blog/seitan-ibs-and-the-low-fodmap-diet