Patologie respiratorie croniche e acute negli anziani: diagnosi e cure necessarie
Le patologie dell'apparato respiratorio negli anziani sono sempre più comuni e hanno un impatto significativo sulla loro qualità di vita. Il Dott. Roberto Pellicciari, esperto geriatra, ci guida attraverso le principali cause, sintomi e soluzioni per riconoscere e trattare tempestivamente queste condizioni, al fine di migliorare l'autonomia e il benessere dei pazienti anziani
Impatto su salute e sistema sanitario
Le patologie dell’apparato respiratorio negli anziani sono molto frequenti, incidono in maniera significativa sullo stato di salute generale, sulla capacità di essere autonomi e sulla qualità di vita. Inoltre, richiedendo in molti casi cure importanti (compreso il ricovero in ospedale), impattano molto sulla spesa sanitaria. Attualmente le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte.
Forme acute e croniche dei disturbi respiratori
Le patologie respiratorie dell’anziano possono essere suddivise in patologie di tipo acuto e cronico.
Le principali patologie acute sono: la polmonite, la broncopolmonite e la pleurite. Le infezioni respiratorie possono essere di origine virale [es. virus influenzali (INFLU A, B, C), Parainfluenzavirus (IPV 1, 2, 3, 4a e b), Coronavirus (CoV), Rinovirus (RV), Adenovirus (ADV), Metapneumovirus (MetV), Virus Respiratorio Sinciziale (RSV)]; oppure di origine batterica (es. Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae, Mycoplasma Pneumoniae). Le infezioni virali possono complicarsi con una infezione batterica.
Le principali patologie croniche sono: la BPCO (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva), l’asma bronchiale, le malattie da esposizione professionale a varie sostanze che possono essere inalate.
Alcune, come la BPCO e l’asma bronchiale, possono aggravarsi con fasi acute dette “riacutizzazioni”.
Negli ultimi anni, grazie allo sviluppo della ricerca scientifica e l’introduzione di nuove molecole terapeutiche, si è verificato un aumento anche negli anziani delle diagnosi e dei trattamenti delle patologie polmonari interstiziali croniche.
Non bisogna poi dimenticare l’elevata prevalenza del tumore del polmone, correlato al fumo di sigaretta.
Principali sintomi respiratori
I principali sintomi delle patologie respiratorie sono: la tosse, la produzione di catarro, l’affanno nel praticare le comuni attività di vita giornaliera, l’emissione di suoni (tipo “fischio”) durante la respirazione, il dolore e la sensazione di peso al petto.
Attenzione però: alcuni di questi sintomi possono essere causati da altre patologie, come per esempio lo scompenso cardiaco, l’anemia ed il reflusso gastro-esofageo. Pertanto, in presenza di sintomi respiratori il medico deve sempre considerare una diagnosi differenziale.
Effetti dell’invecchiamento sull’apparato respiratorio
Ma quali sono gli effetti dell’invecchiamento sull’apparato respiratorio? Con il passare degli anni si riduce l’efficienza dell’apparato: i muscoli della respirazione ed il diaframma diventano meno performanti, la gabbia toracica meno elastica e la capacità polmonare tende a ridursi. Tutti questi fattori riducono la ventilazione polmonare.
Anche i sistemi di difesa dell’apparato respiratorio riducono la loro efficienza: la tosse è meno forte e le cellule nelle vie respiratorie che “spazzano via” i detriti, contenenti anche i batteri, funzionano meno bene.
Infine, anche il sistema immunitario col passare degli anni diventa meno efficace. Questo fenomeno si chiama immuno-senescenza: timo, milza, midollo osseo e linfonodi subiscono una involuzione.
La riduzione della ventilazione polmonare, dei sistemi di difesa dell’albero respiratorio e l’involuzione del sistema immunitario facilitano le infezioni dell’apparato respiratorio nel soggetto anziano. Le polmoniti, infatti, secondo il Ministero della Salute sono al quarto posto tra le cause di ospedalizzazione, comportano un tempo di degenza media di 9,4 giorni ed elevati costi sanitari.
Per questo è fondamentale prevenire le infezioni dell’apparato respiratorio con le vaccinazioni (anti-influenzale ed anti-pneumococcica).
BPCO: studio nazionale e strategia diagnostica per una patologia sottovalutata
Da uno studio Nazionale (“Io Respiro”) condotto da FederAnziani, è emerso che un anziano su sette non sa di soffrire di BPCO. Istat dice che, in Italia il 5,6% degli adulti (circa 3,5 milioni di persone) è affetto da BPCO e che la BPCO è causa del 55% dei decessi per patologie respiratorie.
La BPCO è causata dall’esposizione attiva e passiva al fumo di sigaretta, all’inquinamento atmosferico ed “indoor” ed all’esposizione professionale alle polveri. La BPCO è una patologia infiammatoria cronica, comune ma prevenibile, caratterizzata da una progressiva ostruzione dei bronchi che porta ad un danno irreversibile. Lo sviluppo di insufficienza respiratoria cronica determina l’indicazione alla prescrizione dell’ossigeno terapia a lungo termine (OLT).
L’esame fondamentale per riconoscere la presenza della BPCO è la spirometria. In presenza di fattori di rischio per BPCO (tabagismo) e sintomi respiratori (tosse, catarro, affanno) è necessario sottoporsi ad una spirometria.
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Importanza della cura tempestiva
Concludendo, nell’anziano i sintomi correlati alle patologie respiratorie (in particolare l’affanno) riducono in modo drastico la tolleranza allo sforzo fisico. Questo fenomeno determina un aumento della sedentarietà, una limitazione dell’autosufficienza, un peggioramento della qualità di vita con conseguente peggioramento dello stato di salute generale e del benessere psico-fisico.
Pertanto, le patologie dell’apparato respiratorio nell’anziano vanno prontamente riconosciute e curate.