Sempre più spesso è stata riscontrata la perdita di gusto e olfatto nei pazienti affetti da COVID-19. Cosa sappiamo in merito?
Perdita di gusto e olfatto per Coronavirus: conseguenza o campanello d’allarme?
Oltre ai classici sintomi quali tosse, febbre, mal di gola e difficoltà respiratorie, il Coronavirus si sta associando sempre più spesso alla riduzione o perdita del gusto e dell’olfatto. Questo particolare fenomeno è stato riscontrato non solo pazienti con sintomi, ma anche nei positivi asintomatici. Inoltre, secondo gli studi effettuati, sembra che queste manifestazioni (in particolare la riduzione del gusto) rappresentino un campanello d’allarme di infezione per 1 paziente su 3, soprattutto nei giovani e nelle donne.
Dei sintomi da non sottovalutare
Per questo motivo, è importante che sia i pazienti che il personale sanitario non sottovalutino questi sintomi, dato che possono essere l’unica manifestazione di rilievo della malattia per molte persone in quarantena, le quali dovranno autoisolarsi per evitare di contagiare gli altri membri della famiglia.
Come funzionano i sensi di gusto e olfatto?
Questi due sensi sono strettamente correlati: infatti, i sapori che avvertiamo vengono per la maggior parte percepiti dal naso (rispetto alla lingua) e si diffondono nel cavo orale creando un una percezione mista di gusto-olfatto, dando origine alla più ampia percezione del gusto. Per questo motivo, la perdita del senso del gusto è una stretta conseguenza alla riduzione dell’olfatto.
Una volta superato il virus, gusto e olfatto torneranno?
Nonostante non ci siano ancora dati certi sulla durata di queste alterazioni e sulla tempistica di ripristino, il gusto e l’olfatto torneranno.
Grazie al servizio di Telemedicina puoi metterti in contatto con un medico specialista anche in durante il periodo di quarantena.