Polisonnografia: un test per valutare il sonno

Polisonnografia: un test per valutare il sonno

Editato da: Serena Silvia Ponso il 19/03/2024

La Polisonnografia (PSG) è un esame che fa parte di un gruppo di indagini differenti tra loro nelle modalità di esecuzione e negli obiettivi diagnostici, ma aventi tutti come comune denominatore l’obiettivo di studiare vari parametri durante il sonno. Ne parliamo con il nostro esperto in Medicina del Sonno

Metodiche di registrazione notturna del sonno

Il termine generale di questo gruppo è metodiche di registrazione notturna del sonno di cui la polisonnografia è solo una di queste metodiche che sono così classificate:

registrazione in regime di ricovero in laboratorio del sonno con video registrazione e con controllo continuativo per tutta la notte da parte di personale specializzato POLISONNOGRAFIA DI TIPO I

registrazione in regime ambulatoriale (ovvero la registrazione è effettuata al domicilio del paziente) e pertanto senza video registrazione e senza alcun controllo da parte del personale come nel tipo I

  • POLISONNOGRAFIA DI TIPO II (o polisonnografia ambulatoriale completa PSGa)
  • MONITORAGGIO CARDIO RESPIRATORIO COMPLETO TIPO III (PG) o poligrafia cardiorespiratoria o polisonnografia cardiorespiratoria, valuta da 6 a 8 parametri
  • MONITORAGGIO CARDIO RESPIRATORIO RIDOTTO TIPO IV (PG ridotto), valuta da uno a tre parametri

In cosa consiste?

La polisonnografia, sia di tipo I che II (la cui differenza è data solo dall’utilizzo o meno del ricovero e della video sorveglianza) è un esame che si avvale sia della registrazione dei parametri cardio respiratori che dei parametri più propriamente neurologici ovvero elettroencefalografici (EEG) elettrooculografici (EOG) ed elettromiografici (EMG) mentre nel monitoraggio cardiorespiratorio sia di tipo III che IV la componente EEG, EOG ed EMG non è invece presente). L’elettroencefalogramma è attuato tramite degli elettrodi che vengono posizionati, con una colla speciale, su parti specifiche e ben codificate della testa.

La registrazione della componente cardiorespiratoria nella sua versione completa, sia nella polisonnografia che nel monitoraggio cardiorespiratorio si attua tramite:  fasce elastiche sul torace ed addome che rilevano i movimenti respiratori, una naso cannula che registra il flusso dell’aria inspirata ed espirata oltre al russamento, una specie di ditale che permette di registrare la percentuale di ossigeno nel sangue oltre al battito cardiaco e per finire un accelerometro all’interno del polisonnigrafo registra anche le posizioni assunte dal corpo durante tutta la notte e anche piccoli movimenti del corpo, possono essere aggiunti anche elettrodi per EMG dei muscoli tibiali o sottomentonieri.

Differenze fra polisonnografia e monitoraggio

Ciò che differenzia, quindi, la polisonnografia dal monitoraggio è che la prima è un esame con finalità diagnostiche neurologiche e cardiorespiratorie, mentre la seconda è confinata solo alla componente cardio respiratoria che per quanto riguarda le OSAS è l’indagine normalmente utilizzata. Nel caso, invece di paziente OSAS con molte patologie associate si preferisce la polisonnografia di tipo II.

Dalla differenza di queste metodiche di registrazione notturna del sonno è ben chiaro che le finalità sono molto diverse e la trattazione sarebbe troppo complessa e anche tropo specialistica, possiamo pertanto semplificare riassumendo in pochi concetti:

  • la polisonnografia di tipo I è un esame che è attuato in regime di ricovero con videosorveglianza è tipicamente neurologico in quanto serve a studiare tutte le patologie che si evidenziano nel sonno, sia cardiorespiratorie che neurologiche e sono molto numerose: circa 80. Per fare solo degli esempi: le parasonnie come i risvegli confusionali o i sonnambulismi o i disordini del comportamento durante il sonno REM, oppure i disordini del movimento durante il sonno quali il bruxismo e le gambe senza riposo. Per chi è interessato all’elenco completo dei disordini del sonno si può riferire all’ International Classification of Sleep Disorders (ICSD III) edito dall’American Academy of Sleep Medicine.
  • La polisonnografia di tipo II, che è ambulatoriale e pertanto senza video sorveglianza viene utilizzata in caso di OSAS con pluripatologie associate oppure per problemi neurologici in cui il controllo video registrato è inutile.

  • Il monitoraggio cardiorespiratorio (PG) che è ambulatoriale, è il test standard per le OSAS non complicate da patologie associate, e si richiede completo di 6 parametri per valutare: apnea ostruttiva, apnea centrale, posizione, russamento, livelli di ossigeno, frequenza cardiaca. A questi parametri possono essere aggiunti la registrazione di piccoli movimenti del corpo e un elettrodo per la EMG del muscolo tibiale o del sottomentoniero. Il monitoraggio cardiorespiratorio ridotto, da 1 a 3 parametri, non può essere utilizzato nella fase iniziale di diagnosi, ma solo, eventualmente, durante la terapia, solo per il controllo di alcuni specifici parametri.

Risultati della polisonnografia

L'interpretazione dei risultati della PSG e del monitoraggio (PG), richiede competenze specifiche e deve essere effettuata da un medico esperto nel campo dei disturbi del sonno, anche perché i risultati numerici debbono essere integrati dai risultati e dalle valutazioni della visita che è un momento assolutamente fondamentale.

Una volta che i risultati della polisonnografia sono stati registrati e analizzati, un medico specializzato nei disturbi del sonno utilizzerà queste informazioni per stabilire una diagnosi e sviluppare un piano di trattamento appropriato, che potrebbe includere terapie chirurgiche, terapie ventilatorie polmonari come la CPAP, utilizzo di dispositivi di avanzamento mandibolari (MAD), terapie comportamentali quali la diminuzione di massa grassa, e infine l’utilizzo di dispositivi per mantenere la posizione di lato durante il sonno,

Indicazioni prima della polisonnografia

Prima della Polisonnografia o del monitoraggio cardio respiratorio (PG) il paziente deve seguire il normale stile di comportamento in maniera che l’esame possa registrare il sonno nello standard di vita. È anche importante, nel caso si debba utilizzare la PSG (e quindi con gli elettrodi per l’EEG) di non usare lacche il giorno stesso dell’esame, così come il gel o altri prodotti per capelli.

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