Come influisce il livello di progesterone sulla qualità degli embrioni ed in particolare delle blastocisti? Il Prof. Claudio Manna, esperto in Ginecologia a Roma, risponde a questa domanda.
Progesterone: come influisce nel processo di stimolazione?
Durante la stimolazione, è necessario misurare più volte il progesterone per sapere se questo tende ad aumentare ed evitare di ritrovarsi con un livello troppo alto. Questa misurazione deve essere effettuata tutti i giorni se necessario, anche il sabato e la domenica, in quanto ci consente una migliore personalizzazione della terapia. Non possiamo infatti chiederci come mai ci sia stato un fallimento se prima non sono stati valutati tutti i fattori che potrebbero averlo provocato.
Uno dei punti critici nella modulazione della terapia durante una stimolazione è proprio il livello di questo ormone, che non deve essere superiore a 1,5 ng/ml in particolare il giorno della gonasi o dell’Hcg, dato che l’endometrio potrebbe diventare non recettivo, riducendo le probabilità di attecchimento degli embrioni.
Perché è importante misurare il livello di progesterone?
Studi recenti hanno confermato l'importanza di misurare i livelli di progesterone prima del transfer ovocitario. Un'importante ricerca condotta su 42.468 cicli di PMA ha dimostrato che un aumento precoce del progesterone ha un impatto negativo sugli ovociti e sugli embrioni. Quando i livelli di progesterone salgono prematuramente, si osserva una riduzione della maturità degli ovociti, della percentuale di fecondazione e della qualità degli embrioni formati, fino a influire negativamente sullo sviluppo delle blastocisti, sull'impianto e sulle gravidanze.
Gli articoli scientifici sull'argomento che confermano queste conclusioni ormai sono tantissimi, ma quello che impressiona è il numero dei cicli che hanno costituito questo studio. Per intenderci: quello che per primo aveva notato il danno del progesterone troppo elevato sull'endometrio aveva preso in considerazione circa 4.000 cicli, che pure è un numero elevato. Questo lavoro è sicuramente il più numeroso perché riguarda in particolare gli ovociti e gli embrioni, ma anche in qualche modo l'endometrio in quanto si valuta la % di impianto. Questi risultati sono importanti nella pratica perché ci dicono anche che se il progesterone è troppo alto (>1,5ng/ml), potrebbe essere inutile crioconservare gli ovociti o gli embrioni di quel ciclo. Naturalmente queste osservazioni non dicono che non ci sarebbero gravidanze ma che le % potrebbero essere significativamente ridotte. Dunque, concludono i ricercatori, è bene misurare il progesterone durante la stimolazione e specialmente il giorno dell'HCG (Gonasi o Ovitrelle), e fare di tutto per non far aumentare troppo questo ormone.
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Quali sono gli studi che affermano tale argomento?
La correlazione tra un aumento del progesterone alto e il calo della qualità degli embrioni è stata evidenziata da numerosi studi scientifici. Già nel 2007, Venetis e successivamente Papanicolau nel 2009 avevano osservato questo fenomeno, mentre lo studio di Bosch nel 2010 lo ha confermato su larga scala. Altri studi importanti includono quelli di Kolibianakis, Ochsenkun e Lahoud nel 2012, Liu nel 2013, e Huang e Peng Fen Li nel 2015. Infine, nel 2017, Vanni ha dimostrato come anche la qualità degli embrioni crioconservati possa essere influenzata negativamente da livelli elevati di progesterone, sottolineando l'importanza di tenere sotto controllo questo ormone durante l'intero processo di stimolazione.
Per rimanere aggiornato guarda una delle videointerviste che abbiamo realizzato con il Dott. Claudio Manna!