Prurito insopportabile? Probabilmente è orticaria!

Prurito insopportabile? Probabilmente è orticaria!

Editato da: Cecilia Ghidotti il 22/02/2023

Due persone su cinque affermano di aver sofferto almeno una volta di orticaria durante il corso della loro vita. Ma che cos’è essenzialmente l’orticaria e come si cura? Ce ne parla il Dott. Giuseppe Pingitore, esperto in Allergologia a Roma

Che cos’è l’orticaria?

L’orticaria è una manifestazione cutanea caratterizzata dalla comparsa improvvisa di arrossamenti sollevati (ponfi) e pruriginosi, sparsi un po’ dovunque sulla pelle e, generalmente, di breve durata in quanto spariscono per lo più spontaneamente o per effetto dei farmaci antistaminici. Sono fenomeni molto comuni in quanto, nella forma acuta, interessano circa il 20 per cento della popolazione. Sono interessate tutte le età, ma in età pediatrica sono più frequenti.

L’orticaria viene definita “acuta” se le manifestazioni sono sporadiche e, anche se ripetute nel tempo, la loro durata non arriva a sei settimane; si parla di orticaria “cronica” quando, invece, il paziente presenta ponfi pruriginosi per molti giorni e per un tempo superiore a sei settimane.

Da cosa è causata?

Nella grande maggioranza dei casi l’orticaria è detta “spontanea” e insorge senza che si riesca a individuarne la causa: sono le cosiddette orticarie spontanee idiopatiche. Ci sono dei casi in cui l’orticaria si associa alla presenza nel soggetto affetto di altre condizioni patologiche, soprattutto legate a disordini del sistema immunitario (malattie autoimmunitarie, celiachia, eccetera) o anche alla presenza di infezioni, delle quali il paziente non è consapevole in quanto sono asintomatiche o con pochi sintomi (infezioni delle vie urinarie, infezione da Helicobacter pilorii, epatiti, ecc).

Un numero abbastanza grande di orticarie, specie nella sua forma cronica cioè ripetuta numerose volte nel tempo, sono legate a cause “fisiche”, quali ad esempio l’esercizio fisico e la sudorazione, il contatto con acqua calda o fredda, la pressione o il grattamento della cute, l’esposizione ai raggi solari, il grattamento, eccetera. Queste forme di orticaria cronica sono dette “orticarie inducibili” in quanto, una volta individuata la causa, si riesce a farla ricomparire esponendo il soggetto allo stesso stimolo (questi test con mezzi fisici vengono usati da parte del medico per formulare la diagnosi).

Come si manifesta?

Le manifestazioni cutanee tipiche dell’orticaria sono i ponfi, cioè delle papule, poco sollevate e di dimensioni molto variabili, di colorito rosso pallido, accompagnate da prurito, anche questo di intensità variabile. Una caratteristica costante dell’orticaria è che la pelle che sovrasta questi ponfi è indenne e, quando la lesione regredisce – spontaneamente o a seguito di terapia con antistaminici – non rimangono esiti visibili e la pelle ritorna perfettamente sana.

La diagnosi di orticaria è semplice e basta una visita medica. Un bel po’ più difficile è giungere a capirne le cause che ne hanno determinato la comparsa: come detto in precedenza, in oltre la metà dei casi le indagini consigliate dallo specialista, per lo più un allergologo esperto, hanno esito negativo, cioè sono normali.

È possibile curarla?

La cura dell’orticaria si basa sull’uso di farmaci sintomatici. Quasi sempre è sufficiente fare ricorso ai farmaci antistaminici; nei casi più resistenti alla terapia antistaminica si possono usare i cortisonici orali.

Allergologia a Ardea