Ricostruzione mammaria: un aiuto per pazienti oncologiche

Top Doctors
Scritto da: La redazione di Top Doctors
Pubblicato il: 22/02/2016 Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

In questo articolo, i migliori specialisti in Chirurgia Plastica ed Estetica ci parlano della ricostruzione mammaria e dei rischi che suppone l’intervento.

Perché sottoporsi ad un intervento di ricostruzione mammaria?

In Italia, ogni anno vengono diagnosticati all’incirca 24.000 casi di cancro al seno, con una percentuale di sopravvivenza minore dell’80%. Per questo motivo, le richieste di interventi di chirurgia mammaria ricostruttiva si moltiplicano esponenzialmente.

Normalmente, la ricostruzione mammaria è un intervento che si realizza quando il paziente ha dovuto sottoporsi a una mastectomia a causa di un cancro. La ricostruzione mammaria infatti non è incompatibile con il trattamento oncologico: una volta terminato è possibile intervenire rapidamente ed evitare che la paziente si veda con un seno amputato. Per questa ragione, gli specialisti preferiscono una ricostruzione immediata per evitare shock nella paziente ed aiutarla ad affrontare tutte le conseguenze di un cancro al seno.  

Nonostante la ricostruzione non sarà perfetta, i risultati sono abbastanza soddisfacenti.

 

Come si svolge l’intervento di ricostruzione mammaria?

Esistono due opzioni:

 

1) Ricostruzione immediata

Nel momento in cui viene confermata una diagnosi di cancro al seno e la paziente deve sottoporsi ad una mastectomia, si procede alla ricostruzione mammaria nello stesso intervento. Si realizza con diverse tecniche, fra le quali l’utilizzo di un espansore (una specie di palloncino vuoto) che si andrà riempiendo a posteriori con una soluzione fisiologica, fino ad ottenere il volume desiderato. In altri casi, questo espansore può essere sostituito da una protesi a forma di lacrima. Altre tecniche riguardano l’utilizzo di tessuti provenienti da altre zone dell’organismo, come spalla o addome.

 

2) Ricostruzione posteriore

Si tratta dello stesso intervento, ma si effettua quando la paziente ha superato il cancro.

 

La ricostruzione mammaria è rischiosa?

I rischi sono molto pochi, ma bisogna tenere in conto che si tratta di un’operazione tecnicamente complessa. Le eventuali complicazioni supporrebbero un secondo intervento.

 

Quanto dura il post-operatorio di un intervento di ricostruzione mammaria?

Una volta realizzata la mastectomia e la ricostruzione, la paziente rimarrà ricoverata in ospedale circa 72 ore. Per portare a termine l’intervento, includendo la ricostruzione del capezzolo e dell’aureola, ci vorranno all’incirca 6 mesi.

 

 

 

 

Articolo scritto con la collaborazione del Dottor Ignacio Colom Maján, Chirurgo Plastico

Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, mostrarti pubblicità in linea con le tue preferenze e analizzare le tue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze. QUI.