Riparazione mitralica con tessuto autologo: una soluzione innovativa in Cardiochirurgia
In Italia, le malattie valvolari rappresentano una delle principali cause di interventi cardiochirurgici, con particolare attenzione alla valvola mitrale. La riparazione mitralica con tessuto autologo è una tecnica avanzata che offre numerosi vantaggi rispetto alle metodiche tradizionali.
Cos'è la valvola mitrale e le sue patologie
La valvola mitrale è una delle quattro valvole cardiache che garantiscono il corretto flusso sanguigno attraverso il cuore, e si trova tra l'atrio sinistro e il ventricolo sinistro del cuore. Il suo compito è quello di garantire che il sangue scorra in una sola direzione, evitando il reflusso.
Le principali patologie che riguardano la valvola mitrale includono:
- Prolasso della valvola mitrale: quando una o entrambe le cuspidi della valvola si rigonfiano nell'atrio sinistro durante la contrazione ventricolare.
- Insufficienza mitralica: quando la valvola non si chiude correttamente, permettendo al sangue di refluire nell'atrio sinistro.
- Stenosi mitralica: quando la valvola diventa ispessita o rigida, e facendo questo limita il flusso di sangue.
Tecnica di riparazione mitralica con tessuto autologo
La riparazione mitralica con tessuto autologo prevede l’utilizzo del tessuto del paziente stesso per correggere i difetti della valvola. Questa tecnica si distingue per la sua capacità di migliorare i risultati a lungo termine e ridurre il rischio di complicazioni rispetto all’uso di materiali sintetici o protesi valvolari.
Vantaggi del tessuto autologo
I vantaggi di questo tessuto sono i seguenti:
- Biocompatibilità: utilizzando il proprio tessuto, si va a effettuare una riparazione completamente biologica senza inserire tessuti artificiali o leghe metalliche all'interno delle camere cardiache. Questo riduce le possibilità di infezioni post-operatorie. Inoltre riduce la probabilità che nel caso di infezione mitralica (endocardite), si debba ricorrere a un nuovo intervento per bonificare la mitrale.
- Durabilità: il tessuto autologo tende a integrarsi meglio con i tessuti circostanti, consentendo al cuore una dinamica assolutamente normale e fisiologica. Inoltre, eliminando la possibilità di insorgenza di complicanze meccaniche quali l'emolisi, l'utilizzo del tessuto autologo risulta in una riparazione mitralica potenzialmente più duratura rispetto a quelle effettuate con materiali sintetici.
- Riduzione delle complicazioni: l’uso di tessuto autologo riduce la necessità di anticoagulanti potenzialmente anche nell'immediato post-operatorio minimizzando i rischi associati a tali farmaci, come emorragie e trombosi.
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Come avviene la procedura chirurgica?
La procedura di riparazione mitralica con tessuto autologo generalmente prevede i seguenti passaggi:
- valutazione pre-operatoria con esami diagnostici come ecocardiogramma trans-esofageo, e cateterismo cardiaco per valutare l’entità del danno alla valvola;
- il paziente viene sottoposto ad anestesia generale per garantire un’operazione indolore e sicura; Il paziente viene sottoposto a circolazione extracorporea
- Il tessuto autologo che viene prelevato è il pericardio (tessuto che si trova intorno al cuore);
- il tessuto prelevato viene utilizzato per riparare le cuspidi della valvola mitrale e ridurre la grandezza della valvola stessa, garantendo una chiusura ottimale;
- la procedura termina con la chiusura della cavità toracica e il paziente viene monitorato attentamente durante il periodo di recupero in terapia intensiva.
Conclusioni
La riparazione mitralica con tessuto autologo rappresenta una soluzione avanzata ed efficace per i pazienti affetti da patologie della valvola mitrale. Questa tecnica non solo migliora i risultati a lungo termine, ma riduce anche il rischio di complicazioni post-operatorie. Se siete affetti da una patologia della valvola mitrale e state valutando le opzioni di trattamento, consultate un cardiochirurgo esperto per discutere se la riparazione mitralica con tessuto autologo è la scelta giusta per voi.