L’eiaculazione precoce è, dopo la disfunzione erettile, il problema andrologico più frequente tra il sesso maschile, e affligge circa il 25% della popolazione, dai più giovanissimi sino agli adulti.
Questa disfunzione consiste nell’incapacità o difficoltà ad esercitare il controllo volontario sull’orgasmo e dunque sull’eiaculazione.
Esistono due differenti tipi di EP:
- Primaria o “lifelong”: in cui la sintomatologia si presenta sin dai primissimi rapporti sessuali e generalmente rimane costante nella vita sessuale di un uomo sino all’età adulta. Le cause di questo primo gruppo di EP possono essere sostanzialmente dovute a ipersensibilità della zona distale del pene (glande, frenulo, solco balano-prepuziale) oppure ad un aumento della ricaptazione di un neurotrasmettitore, la serotonina. Quando questa si abbassa a livello dell’organismo, diventa molto difficile controllare l’eiaculazione. Nel caso dell’ipersensibilità della zona distale del pene, le cause che portano a questa disfunzione possono essere di tipo anatomico-funzionale e cioè: frenulo breve, fimosi.
- Secondaria: in cui la sintomatologia si presenta quasi all’improvviso, è tipica di un’età più adulta, e spesso è causata da problematiche secondarie insorte negli ultimi tempi: infezioni alle basse vie urinarie o dei genitali (prostatiti, vescicoliti, uretriti) oppure da alterazioni di tipo ormonale, come alterazione dei valori di testosteronemia, degli ormoni tiroidei, della prolattina e altri ormoni correlati alla sessualità maschile.
Terapia dell’EP
Innanzitutto è fondamentale capirne la causa, quindi si parte da un’accurata e attenta diagnosi in modo tale da agire direttamente su quest’ultima. Il ventaglio terapeutico si avvale di terapia medica: creme o spray desensibilizzanti, farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina, antibiotico-terapia nei casi di infezioni.
O nei casi più specifici, ci si può avvalere della terapia chirurgica: frenulotomia, postectomia con neurotomia selettiva.