Servizio di Consulenza per genitori con bambini da 0 a 5 anni: di che cosa si tratta?

Servizio di Consulenza per genitori con bambini da 0 a 5 anni: di che cosa si tratta?

Editato da: Sharon Campolongo il 08/03/2023

In questo breve articolo la Dott.ssa Anna Guiducci, specialista in Psicoterapia, vuole illustrare il Servizio di Consulenza per genitori con figli da 0 a 5 anni

Quando ricorrere al Servizio di Consulenza?

Attraverso l’esperienza clinica si viene a contatto diretto con realtà variegate di tante famiglie. Quotidianamente ci si trova a trattare con bambini, famiglie e adulti con problemi e situazioni assai complesse da affrontare. Situazioni e problemi che sono a volte assai diversi da quelli che normalmente si comunicano ad un Medico di Famiglia o al Pediatra, ma che potrebbero avere dei riflessi anche gravi sia sulla salute psicoemotiva, che sulla stessa salute fisica del bambino.

Dagli studi sull’esperienza clinica si ritiene che sia necessario uscire dall’idea diffusa di una sottovalutazione dei bisogni durante la fase di crescita; mentre al contrario, si ritiene importante considerare la vita come un lungo percorso scandito dalle varie fasi evolutive della formazione della persona e ad ognuna dare il giusto riconoscimento.

I primi cinque anni di vita del bambino sono decisivi per la costruzione della sua personalità, per questo lo sviluppo di buone relazioni familiari può aiutare una crescita armonica ed equilibrata.

È proprio a questo contesto che si riferisce il Servizio di Consulenza per genitori con bambini da 0 a 5 anni: un modello di intervento che si ispira all’Under Five Counselling Service della Clinica Tavistock di Londra.

due genitori in sala con i loro figli minori di 5 anni

Come funziona il Servizio di Consulenza?

La natura dell’intervento in una Consulenza con genitori di bambini 0-5 anni è essenzialmente preventiva all’instaurarsi di problematiche individuali e familiari, che se non individuate precocemente possono dar luogo a situazioni di crisi o di rischio psicosociale.

Nel concreto ai genitori vengono offerti 5 incontri, ripetibili fino ad un massimo di 10 se necessario.

L’intervento è rivolto alle famiglie con almeno un figlio al di sotto del 5 anni, oppure alle coppie in attesa di un figlio, o di un’adozione, le quali stanno vivendo un disagio del figlio, o un momento di ansia, di angoscia e così via.

Quanto è importante il Servizio di Consulenza?

L’importanza di questo modello di intervento è data dagli obiettivi che si pone, che sono la possibilità data ai genitori, nel percorso insieme al Terapeuta, di attivare o riattivare le risorse positive e le competenze che necessitano al benessere familiare.

Inoltre, punta a stimolare un processo di riconoscimento e valorizzazione della funzione materna, paterna e le competenze stesse che appartengono al bambino.

Ancora, prevenire ed individuare precocemente l’emergenza della depressione materna post-partum.

Questi incontri vogliono fornire un aiuto e un sostegno nella gestione delle difficoltà inerenti diversi aspetti della vita familiare che si attiva con l’arrivo di un nuovo membro, a partire dalle difficoltà legate al periodo della gravidanza, fino a quelle relative al comportamenti dei figli piccoli quali i disturbi del sonno, le difficoltà nell’allattamento, nell’alimentazione, i problemi di separazione dalle figure genitoriali, comportamenti di agitazione, iperattività, difficoltà nell’acquisizione del controllo degli sfinteri e così via.

Il sostegno, inoltre, può essere utile per elaborare eventi come lutti, separazioni, divorzi, la crescita dei figli con handicap.

Che sintomi può manifestare il bambino e come attuare?

La sintomatologia che si presenta nella prima e nella seconda infanzia (cioè fino ai 5 anni) è generalmente caratterizzata da una particolare intensità e può causare angoscia, confusione e sconforto nei genitori.

Questa è un’età vulnerabile e i bambini piccoli sono malleabili e molto aperti al mondo, ma sono anche privi di valide difese e quindi vengono facilmente influenzati da ciò che accade a loro.

Pertanto, quando i bambini di età compresa fra 0 e 5 anni sono in difficoltà o stanno vivendo un evidente disagio, occorre intervenire immediatamente.

Rispondere alle difficoltà dei genitori, a volte ai limiti delle loro risorse, mette rapidamente in moto un’alleanza terapeutica, attraverso la quale, anche con pochi incontri, se tempestivi, si può risolvere il disagio esistente e sbloccare situazioni complesse.

Offrire ai genitori uno spazio di contatto con se stessi, di accoglienza delle loro faticose esperienze e vissuti, di condivisione, di rielaborazione e confronto delle pratiche educative può avere un profondo riflesso positivo sulla crescita dei figli.

L’obiettivo, quindi, diventa proprio quello di accrescere la possibilità dei genitori di rafforzare e accrescere le loro competenze per essere sempre più in grado di riconoscere le condizioni che creano il disagio proprio ed altrui.

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