La sindrome di Sjögren è una malattia infiammatoria dalla non semplice diagnosi, scatenata da fattori virali e genetici. La Dott.ssa Rossana Sarli, Ginecologa a Genova, ci aiuta a capire un po’ di più a riguardo soffermandosi su sintomi, cause e diagnosi di questa patologia
Che cos’è la sindrome di Sjögren?
La sindrome di Sjögren è una patologia autoimmune che interessa il sistema di difesa del nostro organismo. Poiché il sistema immunitario percepisce come estranee le ghiandole atte a secernere i liquidi, per esempio le ghiandole lacrimali e salivari, le aggredisce dando luogo ad un’infiammazione. Dunque, uno dei sintomi principali che avrà il paziente sarà secchezza degli occhi e della bocca.
Qual è l’epidemiologia?
In base agli studi, è stato rilevato che la sindrome di Sjögren è più frequente nel genere femminile, in particolare nella fascia d’età compresa tra i trenta e i cinquant’anni.
Quali sono i sintomi?
Oltre ai sintomi descritti in precedenza relativi a secchezza di occhi e bocca, potrebbero manifestarsi in concomitanza i segni di alcune patologie quali:
- Congiuntivite
- Paradontopatia
- Vasculite cutanea
Il paziente potrebbe lamentare anche tosse secca, parestesia (percezione alterata a stimoli termici, tattili ecc.) secchezza della pelle e secchezza degli organi genitali.
Quali sono le cause?
La causa della sindrome di Sjögren non è al momento nota. Sono stati effettuati studi a riguardo e il filone più nutrito di studiosi opta per l’ipotesi che l’origine sia un virus, che determina una reazione del sistema immunitario in persone con specifici fattori genetici.
Come avviene la diagnosi?
La diagnosi della sindrome di Sjögren può essere effettuata da diverse figure specialistiche, come il Dentista nel caso di secchezza della bocca, l’Oculista nel caso di secchezza degli occhi e Ginecologo nel caso di secchezza della vagina. Lo specialista potrà prescrivere delle analisi ematiche, un’eventuale biopsia del labbro e test della velocità del flusso salivare.
Per quanto riguarda le terapie, dipenderà dalle esigenze del paziente e potrà includere anche l’assunzione di alcuni farmaci. Da ultimo, è stato osservato che anche l’ossigeno-ozono autoemoterapia può essere utilizzata per trattare la sindrome di Sjögren.
Per approfondimenti a riguardo, è possibile consultare il case study disponibile nella sezione “Download” del profilo della Dott.ssa Rossana Sarli.