Spirometria: a cosa serve, come si esegue e perché è importante

Pubblicato il: 04/06/2025 Editato da: Giada Bertini il 18/06/2025

La spirometria è un esame funzionale semplice, non invasivo e molto diffuso che consente di misurare la funzionalità respiratoria di un paziente, in particolare la capacità polmonare e il flusso d’aria durante la respirazione. Viene eseguita attraverso uno strumento chiamato spirometro, che registra la quantità e la velocità dell’aria inspirata ed espirata.

A cosa serve

L’esame è essenziale per la diagnosi precoce e il monitoraggio di numerose patologie respiratorie, tra cui:

  • Asma bronchiale
  • Broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)
  • Fibrosi polmonare
  • Disturbi ventilatori restrittivi o ostruttivi
  • Valutazione pre-operatoria respiratoria

In contesti di inquinamento atmosferico crescente, esposizione al fumo (attivo o passivo) o attività lavorative a rischio di allergeni, la spirometria rappresenta uno strumento fondamentale per identificare alterazioni anche in soggetti asintomatici.

Quando è indicata

La spirometria è raccomandata in presenza di sintomi respiratori quali:

  • Tosse persistente
  • Fiato corto (dispnea)
  • Sibilo respiratorio
  • Senso di costrizione toracica
  • Ridotta tolleranza allo sforzo

Inoltre, è utile nei controlli periodici di pazienti già diagnosticati con patologie respiratorie, per verificare l’efficacia delle terapie o l’evoluzione della malattia.

Come si svolge l’esame

Il test viene effettuato seduti. Il paziente respira dentro un boccaglio collegato allo spirometro, seguendo le indicazioni del personale sanitario. È fondamentale eseguire respiri profondi e rapidi, sia in inspirazione sia in espirazione, per ottenere dati accurati. L’esame dura pochi minuti e non comporta dolore.

Interpretazione dei risultati

I parametri principali rilevati sono:

  • FVC (capacità vitale forzata): quantità massima di aria espulsa dopo una inspirazione profonda
  • FEV1 (volume espiratorio forzato in un secondo): aria espulsa nel primo secondo dell’espirazione
  • FEV1/FVC: rapporto che aiuta a distinguere tra patologie ostruttive e restrittive

Valori inferiori ai limiti di normalità possono indicare un’ostruzione bronchiale, come nel caso della BPCO o dell’asma.

Spirometria nel contesto italiano

In Italia, nonostante l’elevata incidenza di malattie respiratorie croniche, la spirometria è ancora sottoutilizzata nella medicina generale. Una maggiore diffusione dell’esame nei contesti di medicina del lavoro, ambulatori territoriali e strutture di prevenzione potrebbe permettere diagnosi più precoci e gestione più efficiente delle patologie respiratorie.

Conclusioni

La spirometria è uno strumento diagnostico fondamentale per la salute respiratoria, utile non solo nei pazienti con sintomi evidenti, ma anche in contesti di screening o prevenzione. Un suo impiego più sistematico, anche in Italia, può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti e la gestione delle malattie respiratorie croniche.

Allergologia a Imola

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, mostrarti pubblicità in linea con le tue preferenze e analizzare le tue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze. QUI.