Il reflusso gastroesofageo (GERD) rappresenta una problematica di salute spesso invalidante. Bruciore di stomaco, rigurgito acido e difficoltà a deglutire sono solo alcuni dei sintomi che possono influenzare negativamente la qualità della vita quotidiana di chi ne soffre. In molti casi, i farmaci e i cambiamenti nello stile di vita non sono sufficienti a controllare il reflusso. È qui che entra in gioco una nuova opzione terapeutica che potrebbe fare la differenza: la terapia endoscopica per il trattamento del reflusso gastroesofageo. Ce ne parla il Dott. Claudio Zulli, Gastroenterologo a Salerno.
Cos'è il reflusso gastroesofageo?
Il reflusso gastroesofageo si verifica quando l'acido dello stomaco risale nell'esofago, causando irritazioni e danni alla mucosa. Questo accade quando la valvola che separa lo stomaco dall'esofago (lo sfintere esofageo inferiore) non funziona correttamente. Se non trattato, il reflusso può portare a complicazioni gravi come l'esofagite, il restringimento esofageo o, nei casi più gravi, a cambiamenti precancerosi nel rivestimento dell'esofago (esofago di Barrett).
La terapia endoscopica: un’alternativa minimale e sicura
Tradizionalmente, i pazienti con reflusso gastroesofageo grave vengono trattati con farmaci (inibitori della pompa protonica) o, nei casi più gravi, con un intervento chirurgico. Tuttavia, grazie ai progressi della tecnologia endoscopica, oggi è possibile trattare il reflusso gastroesofageo con tecniche minimamente invasive, riducendo significativamente i rischi e i tempi di recupero.
La terapia endoscopica innovativa per il trattamento del reflusso gastroesofageo consiste in un intervento eseguito tramite un tubo flessibile (endoscopio), che viene inserito nella parte superiore del tratto digerente. Non è necessaria alcuna incisione chirurgica. Durante l'intervento, si eseguono modifiche sullo sfintere esofageo inferiore, migliorando la sua funzionalità e impedendo il reflusso acido.
I vantaggi della terapia endoscopica
- Minimamente invasiva: L'intervento si esegue per via endoscopica, senza necessità di tagli chirurgici. Questo comporta un minor dolore post-operatorio, nessuna cicatrice visibile e un recupero molto più rapido.
- Recupero rapido: La maggior parte dei pazienti può tornare alle proprie attività quotidiane dopo solo un paio di giorni, senza la necessità di lunghi periodi di degenza in ospedale.
- Effetti duraturi: Le modifiche apportate allo sfintere esofageo sono progettate per durare nel tempo, con un miglioramento significativo dei sintomi del reflusso a lungo termine.
- Sicurezza: La tecnica endoscopica è generalmente molto sicura, con minimi rischi di complicazioni rispetto alla chirurgia tradizionale.
Come funziona la terapia endoscopica?
La terapia endoscopica per il reflusso gastroesofageo si basa su diverse tecniche avanzate, tra cui:
- ARMS (Endoscopic Anti-Reflux Mucosectomy): Questa innovativa tecnica endoscopica prevede la resezione mirata della mucosa esofagea nella zona dello sfintere esofageo inferiore. L'ARMS consente di migliorare il tono muscolare e la motilità esofagea, riducendo efficacemente i sintomi del reflusso senza la necessità di un intervento chirurgico invasivo. Grazie alla resezione selettiva della mucosa, i risultati sono duraturi e i rischi di complicazioni sono minimi.
- ARMA (Anti-Reflux Mucosal Ablation): L'ARMA è un trattamento che utilizza l'ablazione laser per modificare la mucosa esofagea, con l'obiettivo di migliorare la funzione dello sfintere esofageo e ridurre il reflusso acido. Questa procedura è particolarmente utile per i pazienti che non rispondono ai farmaci o ad altri trattamenti, permettendo di trattare il problema direttamente alla fonte senza necessità di un intervento chirurgico.
Ogni caso di reflusso è unico, e il trattamento endoscopico viene personalizzato per soddisfare le esigenze individuali del paziente. Il medico deciderà la tecnica più adatta in base alla gravità della condizione, alla risposta ai trattamenti precedenti e alla situazione clinica generale del paziente.
Chi può sottoporsi a questa terapia?
Non tutti i pazienti sono candidati per la terapia endoscopica. Il trattamento è particolarmente indicato per coloro che:
- Hanno sintomi di reflusso acido non controllabili con i farmaci.
- Non sono adatti a interventi chirurgici tradizionali a causa di altre condizioni mediche.
- Sono alla ricerca di un'alternativa meno invasiva alla chirurgia tradizionale.
Un'accurata valutazione clinica è fondamentale per determinare se questa tecnica sia adatta al tuo caso.
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Cosa aspettarsi durante e dopo l'intervento
L'intervento viene eseguito in ospedale o in una clinica in sedazione profonda con assistenza anestesiologica. Durante la procedura, il medico utilizza l'endoscopio per accedere all'esofago e al tratto superiore dello stomaco. Il trattamento dura generalmente da 30 a 60 minuti.
Dopo l'intervento, potresti avvertire un lieve fastidio alla gola o alla zona addominale, ma questi sintomi tendono a risolversi rapidamente. La maggior parte dei pazienti può riprendere una dieta normale entro pochi giorni e tornare al lavoro in tempi brevi.
Conclusioni
In breve, in caso di reflusso gastroesofageo persistente e mancata o scarsa risposta ai farmaci, la terapia endoscopica innovativa potrebbe essere la soluzione definitiva. Con una riduzione significativa dei sintomi e un miglioramento della qualità della vita, questo trattamento offre una possibilità concreta di liberarsi dalla sofferenza del reflusso, senza dover ricorrere alla chirurgia invasiva.