La CPRE: uno strumento fondamentale in Gastroenterologia
La CPRE, conosciuta anche come ERCP, è una delle procedure mediche più sofisticate nel campo della gastroenterologia. Combinando le tecniche endoscopiche con la radiografia, fornisce ai medici uno strumento cruciale per diagnosticare e trattare diverse patologie del sistema digestivo. Ce ne parla in questo articolo il Dott. Claudio Zulli, Gastroenterologo a Salerno
Cosa è la CPRE?
La CPRE è un esame "ibrido" che consente di esaminare e intervenire sulle vie biliari, il pancreas e la papilla di Vater (ovvero il punto in cui il dotto del pancreas e quello del fegato sboccano nell’intestino). È uno strumento chiave per affrontare problemi come i calcoli biliari, le ostruzioni tumorali e le complicanze della pancreatite cronica. Essendo una procedura altamente specializzata, viene eseguita da operatori esperti in sale operatorie dedicate.
Sicurezza e possibili complicanze
Anche se la CPRE ha un alto profilo di sicurezza, come tutte le procedure mediche, presenta potenziali rischi. Alcune delle complicanze più comuni includono sanguinamento, perforazione, pancreatite, colangite, colecistite. Oltre a queste, ci sono rischi associati all'anestesia e alle manovre sanitarie.
Preparazione del paziente
Prima di sottoporsi alla CPRE, il paziente deve essere a digiuno da almeno 12 ore e avere una praticato una visita anestesiologica. È essenziale che il medico valuti l'eventuale sospensione di farmaci come gli antiaggreganti o anticoagulanti, soprattutto se la procedura non viene eseguita in urgenza. Una profilassi contro la pancreatite è raccomandata, così come una profilassi antibiotica per i pazienti settici (ovvero con un quadro infettivo sospetto o conclamato).
Procedura e durata
La durata media di una CPRE varia da 30 a 60 minuti. Per garantire il massimo comfort, al paziente viene somministrata una sedazione profonda. Il paziente viene posizionato generalmente in decubito sinistro, prono o supino, a seconda delle esigenze.
La CPRE rispetto ad altre procedure endoscopiche
La principale differenza tra la CPRE e le altre procedure endoscopiche è che questo esame viene praticato solo in caso sia necessario un intervento terapeutico oltre che diagnostico (es. per diagnosticare i calcoli alle vie biliari usiamo ecografia, risonanza magnetica o TC; per rimuoverli usiamo la CPRE).
In casi particolari, come ad esempio nel trattamento di calcoli giganti delle vie biliari o nella diagnosi precoce di tumori del pancreas la CPRE ci permette anche di poter passare ad una visualizzazione diretta delle vie biliari e dei dotti pancreatici utilizzando un colangioscopio, ovvero uno strumento endoscopico che, dalla bocca del paziente arriva direttamente alle vie biliari fino al fegato o nei dotti pancreatici, permettendone la visualizzazione diretta. Attraverso questa metodica si può intervenire direttamente su grossi calcoli con laser o onde d'urto e ottenere campioni di tessuto di tumori Benigni o maligni delle vie biliari o del pancreas, orientando il chirurgo all'intervento più accurato possibile.