Terapia salva-vita Covid-19: la cura al plasma funziona

Terapia salva-vita Covid-19: la cura al plasma funziona

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La redazione di Top Doctors
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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Antonietta Rizzotti il 03/05/2020

In attesa del vaccino, una nuova terapia a base di plasma potrebbe essere la cura per il Covid-19. Si tratta di una cura in fase di sperimentazione che è già stata intrapresa da alcuni ospedali della Lombardia

 

Sembra che la somministrazione del plasma delle persone guarite nei soggetti affetti da Coronavirus, possa ridurne i sintomi e la carica virale in pochissimo tempo.

Cosa vuol dire utilizzare il plasma dei pazienti guariti?

La terapia si fonda sul prelievo del plasma dei convalescenti (chiamato plasma iperimmune) da Covid-19 e sulla trasfusione Laboratoriodello stesso nei pazienti che stanno ancora lottando contro il virus. La plasmaterapia è una procedura che, come indicato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, può essere utilizzata di fronte a gravi patologie, qualora non siano state trovate le cure adeguate per trattarle.

Il test è stato eseguito su 49 pazienti ed i risultati sono del tutto incoraggianti. Il plasma iperimmune, contenente gli anticorpi specifici contro il Covid-19, una volta infuso nei soggetti sintomatici, ha favorito un significativo rapido miglioramento del loro stato di salute. Somministrando gli anticorpi di una persona guarita da Sars-CoV-2, sarebbe come somministrare una vaccino.

Considerato al momento l’unico “farmaco” contro il virus, potrebbe essere la soluzione in attesa del vaccino, che non potrà essere disponibile prima di un anno.

Chi può sottoporsi a questo trattamento?

A beneficiare della plasmaterapia saranno i pazienti che hanno avuto un decorso grave della patologia, ovvero tutti coloro che hanno sviluppato la polmonite interstiziale e di conseguenza la sindrome da distress respiratorio acuto, necessitando il supporto della respirazione meccanica.

La procedura prevede la somministrazione di 250mm di plasma per un massimo di tre volte alla settimana per tutti coloro che sono ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva da non oltre 10 giorni. Inoltre, si sta anche valutando la possibilità di estendere il trattamento anche al personale sanitario, al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio e ai pazienti in pericolo di vita, ricoverati nelle sezioni di Pneumologia e di Malattie Infettive.

Guarire grazie alla donazione

Qualora i risultati dovessero essere confermati si assisterà, nelle prossime settimane, all’aumento della richiesta dei donatori di sangue, quindi di plasma iperimmune, gesto che dovrà essere volontario e non potrà essere remunerato.

Attualmente sono presi in considerazione:

  • Uomini di maggiore età con alle spalle una diagnosi (con tampone) di Covid-19;
  • Uomini di maggiore età guariti (con doppio tampone negativo);
  • Uomini di maggiore età asintomatici (da almeno due settimane);
  • Uomini di maggiore età idonei alla donazione di sangue.

Dopo aver avuto la loro disponibilità sarà necessario effettuare un ulteriore test sierologico ed un tampone al fine di riconfermare la loro effettiva guarigione.

 

Se si crede di essere positivi al Covid-19 è necessario chiamare il numero verde regionale o il proprio medico di famiglia. Inoltre, per ricevere il supporto di uno specialista in Pneumologia o in Malattie Infettive è possibile utilizzare il servizio di Telemedicina.

Malattie infettive