Tornare a respirare bene? La risposta si chiama FESS

Tornare a respirare bene? La risposta si chiama FESS

Editato da: Antonietta Rizzotti il 02/06/2020

I problemi respiratori possono essere risolti senza alcun taglio chirurgico, ovvero sfruttando la FESS (Chirurgia Funzionale Endoscopica dei Seni Paranasali). Negli ultimi anni tale procedura è stata ampliamente avallata dagli specialisti per trattare alcune patologie nasosinusali, come la sinusite e la poliposi. Il nostro specialista in Otorinolaringoiatria a Roma, il Prof. Antonio Minni, spiega in cosa consiste questa procedura

In che consiste la chirurgia endoscopica nasosinusale?

La chirurgia endoscopica nasosinusale (FESS o ESS) è una metodica endoscopica non invasiva per il trattamentoRagazza visita naso delle patologie infiammatorie croniche di seni paranasali, delle poliposi nasali o delle patologie neoplastiche nasosinusali, benigne e maligne.

Quando si ricorre alla chirurgia endoscopica nasale?

Si ricorre alla chirurgia endoscopica sinusale (ESS) quando la terapia medica non è più efficace nel trattamento delle sinusiti croniche, o delle poliposi nasali. Secrezione purulenta nasale (rinorrea), senso di ostruzione nasale, cefalea o senso di “pesantezza gravativa”, sono tutti sintomi che indirizzano verso un quadro diagnostico patologico nasosinusale che può trarre enorme beneficio dal trattamento chirurgico endoscopico.

 

Cosa prevede la FESS?

La chirurgia endoscopica necessita di una preparazione del paziente per l’anestesia generale (esami ematochimici di routine, visita cardiologica), a volte è necessaria una terapia antibiotica e cortisonica da iniziare una settimana prima dell’intervento chirurgico. I controlli post operatori vengono effettuati sempre sotto controllo endoscopico e servono a monitorare il processo di guarigione ed il ripristino di un buon trofismo mucoso.

Quali sono i rischi e i benefici della FESS?

Certamente la FESS ha il pregio di essere una tecnica miniinvasiva, di poter quindi permettere una rapida dimissione del paziente (dopo 24 ore), di consentire un’ottima gestione del post-operatorio (minima o assente la componente dolore), necessita di una terapia antibiotica postoperatoria, di un minimo tamponamento nasale (max 3 giorni e spesso non si applica). Con la tecnica endoscopica si possono anche trattare le deviazioni del setto e l’ipertrofia dei turbinati. Quest’ultima trattata con aghi a radiofrequenza permette anche il trattamento con una anestesia locale e la dimissione ambulatoriale del paziente.

Efficacia della FESS e quando occorre operarsi?

La diagnosi di patologia nasosinusale si avvale di una visita con esame nasosinusale endoscopico e degli accertamenti radiologici (TC/RMN). Una volta accertata la diagnosi e l’inefficacia del trattamento medico ci si può tranquillamente sottoporre all’intervento chirurgico (FESS) che grazie alla sua mininvasività ed alta percentuale di successo, è oramai un “gold standard” otorinolaringoiatrico.

Otorinolaringoiatria a Roma