Tricologia: come prendersi cura dei propri capelli

Autore: Dott. Costantino Frisario
Pubblicato: | Aggiornato: 05/10/2023
Editor: Sharon Campolongo

Molto spesso i capelli vengono sottovalutati, ma possono rappresentare un importante segnale d’allarme, dato che la capigliatura è un elemento chiave per lo stato di salute del paziente. Infatti, i capelli sono indicatori degli squilibri del corpo come stress, influenze psicoemotive, problemi metabolici o di cattiva alimentazione, che possono influenzare in maniera negativa il benessere dei capelli e, più in generale, il benessere dell’individuo. In questo breve articolo scopriamo che cos’è la Tricologia e le patologie che tratta

Di che cosa si occupa la Tricologia?

La Dermatologia è la branca della Medicina che si occupa della diagnosi e terapia di numerose patologie di cute, unghie e capelli.

Invece, la Tricologia è una branca ultra-specialistica della Dermatologia che si occupa delle problematiche dei capelli, del cuoio capelluto e dei peli.

Il Tricologo, pertanto, è un Dermatologo che ha approfondito lo studio delle patologie dei capelli e del cuoio capelluto.

Qual è il ruolo dello specialista in Tricologia?

Il Dermatologo che si occupa di Tricologia è capace di realizzare una diagnosi ed identificare un trattamento per le patologie dei capelli e del cuoio capelluto. Tra le più frequenti:

  • Alopecia androgeneticaragazza con pettine pieno di capelli
  • Alopecia areata
  • Aumento della caduta dei capelli (Telogen effluvium)
  • Infezioni del cuoio capelluto
  • Dermatiti e follicoliti del cuoio capelluto
  • Alopecie dei bambini
  • Psoriasi del cuioio capelluto
  • Condizioni come seborrea, secchezza e prurito

Come si svolge una visita tricologica?

Per una adeguata diagnosi delle patologie dei capelli e del cuoio capelluto, è possibile eseguire diversi esami diagnostici, tra i quali:

  • Esame obiettivo: consiste nell’osservazione ad occhio nudo del cuoio capelluto per osservarne macroscopicamente le caratteristiche;
  • Pull test: è una valutazione molto semplice che si esegue facendo scorrere le dita tra i capelli e tirandoli dolcemente; in base al numero di capelli che rimangono tra le dita ne derivano alcune considerazioni diagnostiche;
  • Videotricoscopia digitale: si esegue utilizzando il videodermatoscopio, poggiandolo sul cuoio capelluto ed osservando la dimensione dei capelli in prossimità della radice e le caratteristiche del cuoio capelluto ad ingrandimento elevato;
  • Tricogramma ed esame microscopico dei bulbi piliferi: si esegue prelevando alcuni capelli dal cuoio capelluto in modo da poter osservare al microscopio le caratteristiche della radice dei capelli;
  • Esame con lampada di Wood ed esame micologico a fresco: in caso si sospetti una micosi del cuoio capelluto, lo si osserva con la lampada di Wood che emette una luce blu e prelevando la desquamazione (se presente) da osservare al microscopio.

Dott. Costantino Frisario
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