Tumore alla tiroide: classificazioni e cause principali

Tumore alla tiroide: classificazioni e cause principali

Editato da: Antonietta Rizzotti il 19/04/2020

Il tumore della tiroide è una neoplasia che si sviluppa come nodulo tiroideo formato da cellule tiroidee che possono essere benigne o maligne. Il nodulo può avere dimensioni variabili da pochi millimetri a parecchi centimetri ed essere unico o multiplo. Ne parla il Prof. Francesco Frasca, esperto in Endocrinologia a Catania

Classificazione dei tipi di tumoritiroide

I tumori tiroidei si distinguono in solidi o cistici (ripieni di liquido), benigni (circa il 95% dei casi) o maligni (il restante 5%). I tumori benigni sono in gran parte noduli gozzigeni (80%) e in minima parte tumori benigni (adenomi). Gli adenomi in base al loro funzionamento, rivelato mediante un esame chiamato scintigrafia, si distinguono in noduli “freddi” (adenomi follicolari) e “caldi” (adenomi tossici). I tumori maligni sono una minoranza e il tipo più frequente è il carcinoma papillifero (95% di tutti i tumori maligni della tiroide).

Alla base del carcinoma papillifero c’è spesso la presenza di un oncogene chiamato BRAF. Altro tipo di tumore maligno della tiroide molto più raro (circa l’1% di tutti i tumori maligni) è il carcinoma midollare della tiroide, che origina dalle cellule C della tiroide, che sono una minoranza e deputate alla produzione di un ormone chiamato calcitonina. Alla base di questi tumori c’è spesso l’oncogene Ret e molti di questi sono ereditari.

Quali possono essere le cause?

Per quanto riguarda i noduli di gozzo, non sono dei veri tumori, ma degli incrementi localizzati di volume della ghiandola che rispondono ad un adattamento funzionale della tiroide alla difficoltà a produrre ormoni tiroidei. Questa difficoltà può essere legata ad una carenza iodica, a sostanze che inibiscono la sintesi degli ormoni tiroidei (dette perclorati o tiocianati, presenti nell’ambiente ed in alcuni alimenti). Questa condizione può essere anche congenita, legata a delle alterazioni del sistema deputato alla sintesi degli ormoni tiroidei (gozzo disormonogentico o familiare).collo

I tumori tiroidei, sia benigni che maligni sono invece dovuti a delle alterazioni di alcuni geni (oncogeni) causati dall’esposizione ad alcuni fattori ambientali sia chimici che fisici, tra cui le radiazioni.

Quali sono i sintomi principali che lo caratterizzano?

I noduli tiroidei in genere, se di piccole dimensioni e ad insorgenza graduale sono asintomatici. I noduli benigni, se delle dimensioni di qualche centimetro, o in posizione molto superficiale sono visibili dal paziente come rigonfiamenti della parte anteriore del collo che si muovono con gli atti della deglutizione. Se di dimensioni maggiori, possono creare fenomeni di compressione che si manifestano come difficoltà alla deglutizione e abbassamento della voce.

Alla comparsa di rigonfiamento della regione anteriore del collo che si muove agli atti della deglutizione o quando, in assenza di sintomi, esiste una forte familiarità per questa malattia.

Inoltre, in tutti i casi di riscontro ecografico di noduli, anche incidentale, in esami eseguiti per altri motivi come ad esempio l’ecocolordoppler dei vasi del collo.

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Catania