Tumore delle vie biliari: com’è la situazione in Italia
Autore:Il colangiocarcinoma è un gruppo eterogeneo di tumori maligni aggressivi che si localizzano in diverse posizioni all'interno dell'albero biliare. A seconda della loro sede anatomica di origine, sono classificati in intraepatici, perilari e distali. Differiscono per eziologia, fattori di rischio, prognosi, gestione clinica e terapeutica. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Serafino Vanella, specialista in Chirurgia Generale
Quali sono le statistiche in Italia?
Il tumore delle vie biliari è il secondo tumore maligno epatico primitivo più comune dopo il carcinoma epatocellulare. Il tumore delle vie biliari è un cancro raro, ma incidenza e tassi di mortalità sono in costante aumento in tutto il mondo. A livello globale ha un tasso di incidenza di 0,3-6/100.000 abitanti per anno, con un tasso di mortalità di 1-6/100.000 abitanti per anno.
Sono stati stimati per il 2020 un totale di 5.400 nuovi casi in Italia di tumori della colecisti e delle vie biliari dall’Associazione italiana registri tumori (AIRTUM) in collaborazione - tra gli altri - con l’Associazione italiana di oncologia medica (AIOM).
Quali sono le cause?
Sono stati identificati diversi fattori di rischio, come cause infettive (parassiti epatici, epatiti virali), malattie delle vie biliari (calcoli delle vie biliari, colangiti, colangite sclerosante primitiva, malattie cistiche biliari), sindrome metabolica, scelte di vita (abuso di alcol, uso di tabacco), e cirrosi. Nonostante ciò, un numero considerevole di pazienti con il tumore delle vie biliari non presenta fattori di rischio identificabili.
Un programma di sorveglianza può essere intrapreso in pazienti che presentano importanti fattori di rischio utilizzando la risonanza magnetica o altre tecniche di imaging.
Il trattamento precoce delle patologie infiammatorie, dei calcoli delle vie biliari, dell’obesità, del diabete e la correzione degli stili di vita a rischio può aiutare a prevenire questo tumore.
Perché è importante non sottovalutare i sintomi?
Questo tumore può manifestarsi con ittero (colorito giallo della cute e delle mucose) o colangite (infiammazione delle vie biliari). La maggior parte dei pazienti in cui la diagnosi di questo tumore è tramite screening sono asintomatici.
Gli esami del sangue e l'ecografia sono considerati gli esami di prima linea.
La TC e la risonanza magnetica forniscono informazioni fondamentali.
In casi selezionati, la diagnosi può necessitare di esami invasivi: colangiopancreatografia retrograda endoscopica, colangiografia percutanea transepatica ed ecoendoscopia vengono usati per chiarire la natura di una stenosi (restringimento delle vie biliari) e permettono di eseguire un prelievo di cellule o frammenti di tessuto (biopsia o esame citologico).
Come trattare il tumore delle vie biliari?
L'approccio curativo al colangiocarcinoma si basa sui margini chirurgici liberi in associazione, a seconda dello stadio, alla chemioterapia. La localizzazione del tumore è uno dei fattori più importanti che influenzano la strategia chirurgica.
Nei casi non suscettibili di intervento chirurgico radicale possono essere comunque adottati vari approcci palliativi per garantire un’accettabile qualità di vita.