Antitrombina

Creato: 04/09/2024
Redatto da: Serena Silvia Ponso

L'antitrombina è una proteina prodotta dal fegato che svolge un ruolo cruciale nel sistema di coagulazione del sangue. Agisce come un anticoagulante naturale inibendo l'attività di alcuni enzimi della coagulazione, in particolare la trombina, e prevenendo così la formazione di coaguli di sangue eccessivi. Un livello anormale di antitrombina può predisporre a disturbi della coagulazione, come trombosi o emorragie, e per questo motivo la sua misurazione è importante in alcuni contesti clinici.

Cosa si analizza?

Il test dell'antitrombina misura l'attività o la quantità della proteina antitrombina nel sangue. Può essere impiegato per misurare la capacità del corpo di regolare la coagulazione del sangue.

Cosa significa il risultato?

Il risultato del test indica se i livelli di antitrombina sono normali, elevati o ridotti. Livelli normali suggeriscono un corretto equilibrio nella regolazione della coagulazione del sangue, mentre livelli ridotti possono indicare un rischio aumentato di formazione di coaguli (trombosi). Livelli elevati sono meno comuni e possono essere associati a condizioni infiammatorie o a terapia con anticoagulanti.

Perché fare l'analisi?

L'analisi dell'antitrombina viene prescritta per valutare il rischio di trombosi venosa, specialmente in pazienti con una storia di eventi trombotici ricorrenti o in presenza di una predisposizione genetica. Inoltre, può essere utile nel monitoraggio della terapia anticoagulante e nella diagnosi di condizioni patologiche legate alla coagulazione.

Quando fare l'analisi?

Il test è indicato in caso di:

  • storia familiare o personale di trombosi;
  • episodi ricorrenti di trombosi senza cause apparenti;
  • terapia anticoagulante, per valutare il rischio di complicazioni;
  • sintomi che suggeriscono un disturbo della coagulazione.

Quale campione è richiesto?

Per l'analisi dell'antitrombina, è necessario un campione di sangue venoso, generalmente prelevato dal braccio.

È necessaria una preparazione preliminare?

No, di solito non è richiesta alcuna preparazione specifica prima del prelievo di sangue per il test dell'antitrombina. Tuttavia, è consigliabile informare il medico su eventuali farmaci in uso, poiché alcuni possono influenzare i risultati del test.

Come si utilizza?

I risultati del test dell'antitrombina vengono utilizzati per diagnosticare carenze congenite o acquisite di antitrombina, per valutare il rischio di trombosi e per monitorare la terapia anticoagulante. In caso di valori alterati, il medico può decidere di eseguire ulteriori indagini o modificare il piano terapeutico del paziente.

Quali sono i valori normali?

I valori normali di antitrombina possono variare leggermente a seconda del laboratorio, ma generalmente si trovano nell'intervallo seguente:

Cosa significa avere valori alterati?

  • Valori ridotti: Una riduzione dell'attività o della quantità di antitrombina può indicare una condizione ereditaria nota come deficit di antitrombina o può essere acquisita, spesso associata a malattie del fegato, sindrome nefrosica, o dopo l'uso di alcuni farmaci. Livelli bassi di antitrombina possono indicare un rischio trombosi.
  • Valori elevati: Livelli elevati di antitrombina sono rari e possono essere dovuti a stati infiammatori, terapie con anticoagulanti come l'eparina, o altre condizioni croniche. Anche se meno preoccupante rispetto ai valori ridotti, è comunque importante indagarne la causa.

A quale specialista rivolgersi?

Per l'interpretazione dei risultati del test dell'antitrombina e per la gestione di eventuali condizioni associate, è consigliabile consultare un Ematologo, specialista nelle malattie del sangue e dei disturbi della coagulazione.

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