Osteonecrosi

Creato: 03/12/2024
Editato: 03/12/2024
Redatto da: Top Doctors®

Che cos’è l’osteonecrosi?

L’osteonecrosi, conosciuta anche come necrosi avascolare, è una condizione patologica caratterizzata dalla morte del tessuto osseo a causa di un insufficiente afflusso di sangue. Questo problema può compromettere la struttura e la funzionalità dell'osso, aumentando il rischio di fratture e collassi articolari.

L'osteonecrosi può essere classificata in base alla localizzazione o alla causa scatenante:

  • Osteonecrosi primaria: senza una causa specifica identificabile.
  • Osteonecrosi secondaria: associata a condizioni come traumi, uso prolungato di corticosteroidi, alcolismo o malattie autoimmuni.
  • Osteonecrosi idiopatica: quando le cause rimangono sconosciute.

Prognosi della malattia

La prognosi dell’osteonecrosi varia in base alla precocità della diagnosi e all'efficacia del trattamento. Se non trattata, la condizione può progredire causando collasso dell'osso e danni permanenti alle articolazioni. Tuttavia, con un intervento tempestivo è possibile rallentare o arrestare il processo degenerativo, migliorando la qualità della vita.

Sintomi di osteonecrosi

Nelle fasi iniziali l'osteonecrosi può essere asintomatica. Quando i sintomi si manifestano includono:

  • Dolore localizzato: spesso lieve all'inizio, ma che può diventare intenso e cronico.
  • Rigidità articolare: soprattutto nelle fasi avanzate.
  • Difficoltà nei movimenti: dovuta al dolore e al collasso osseo.
  • Zoppia: in caso di coinvolgimento dell’anca o del ginocchio.

Diagnosi per osteonecrosi

Per diagnosticare l'osteonecrosi si utilizza una combinazione di tecniche:

  • Esame clinico: per valutare dolore e mobilità articolare.
  • Imaging:
  1. Radiografia: utile nelle fasi avanzate, quando il collasso osseo è evidente.
  2. Risonanza magnetica (RM): essenziale per identificare l'osteonecrosi nelle fasi iniziali.
  3. Tomografia computerizzata (TC): per una valutazione dettagliata della struttura ossea.
  • Esami di laboratorio: possono aiutare a escludere altre patologie.

Quali sono le cause dell’osteonecrosi?

L’osteonecrosi è associata a diversi fattori di rischio:

  • Traumi: fratture o lussazioni che interrompono il flusso sanguigno.
  • Uso prolungato di corticosteroidi: ad esempio, per trattare malattie autoimmuni.
  • Consumo eccessivo di alcol: che può danneggiare i vasi sanguigni.
  • Malattie sistemiche: come lupus eritematoso sistemico o anemia falciforme.
  • Trattamenti oncologici: come la radioterapia.

Si può prevenire?

La prevenzione dell'osteonecrosi si basa sulla gestione dei fattori di rischio. Alcuni suggerimenti utili includono:

  • Evitare l'uso prolungato di corticosteroidi, se non strettamente necessario.
  • Limitare il consumo di alcol.
  • Prevenire traumi, adottando misure di sicurezza appropriate.
  • Monitorare attentamente le condizioni che aumentano il rischio, come le malattie autoimmuni.

Trattamenti per osteonecrosi

Il trattamento dell’osteonecrosi dipende dalla gravità e dallo stadio della malattia. Le opzioni includono:

Terapie conservative

  • Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): per alleviare il dolore.
  • Fisioterapia: per migliorare la mobilità e rafforzare i muscoli circostanti.
  • Riposo: riducendo il carico sull'articolazione colpita.

Procedure invasive

  • Decompressione ossea: un intervento chirurgico per alleviare la pressione interna dell'osso.
  • Innesto osseo: per riparare e rinforzare l’osso danneggiato.
  • Protesi articolare: nei casi avanzati, quando l'articolazione è gravemente compromessa.

A quale specialista rivolgersi?

Per la diagnosi e il trattamento dell’osteonecrosi, è importante rivolgersi a un ortopedico specializzato in patologie articolari e ossee. Questo specialista sarà in grado di definire un piano terapeutico personalizzato, migliorando le possibilità di recupero.

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