Che cos’è l'osteonecrosi della mandibola?
L'osteonecrosi della mandibola è una condizione grave caratterizzata dalla morte delle cellule ossee della mandibola, dovuta a un insufficiente apporto di sangue. Questo problema può causare dolore, infezioni e progressiva perdita di tessuto osseo nella mascella. Esistono diverse forme di osteonecrosi della mandibola, che si distinguono principalmente in base alle cause. Tra queste, l'osteonecrosi associata a farmaci, come i bisfosfonati e il denosumab, è la più comune, seguita da quella idiopatica, di origine sconosciuta, e da quella post-traumatica, che si sviluppa a seguito di un trauma o di un intervento chirurgico.
Prognosi della malattia
La prognosi dell'osteonecrosi della mandibola varia a seconda della gravità della condizione e della tempestività del trattamento. Nei casi più lievi, la malattia può essere gestita efficacemente, mentre nelle situazioni più gravi può portare a complicazioni significative come infezioni croniche, dolore persistente e necessità di interventi chirurgici complessi. Se non trattata, l'osteonecrosi può evolvere in una condizione debilitante, comportando la perdita di grandi porzioni di osso mandibolare, con conseguenze sulla funzione masticatoria e sull'aspetto estetico del paziente.
Sintomi
I sintomi dell'osteonecrosi della mandibola possono variare in base alla fase della malattia e alla sua severità. In genere, i pazienti sperimentano dolore persistente alla mandibola o alle gengive, spesso accompagnato da gonfiore e infezioni. In molti casi, l'osso della mandibola diventa visibile attraverso le gengive, segno caratteristico della malattia. Altri sintomi includono allentamento dei denti, difficoltà o dolore durante la masticazione e una sensazione di pesantezza nella mascella. È importante notare che, nelle fasi iniziali, la malattia può essere asintomatica, rendendo difficile una diagnosi precoce.
Diagnosi dell'osteonecrosi della mandibola
La diagnosi dell'osteonecrosi della mandibola richiede una combinazione di valutazioni cliniche e test diagnostici. Il medico inizia solitamente con un'accurata anamnesi medica, valutando l'uso di farmaci a rischio, come i bisfosfonati. Un esame clinico della bocca e della mandibola è essenziale per identificare segni di infezione o esposizione ossea. Per una valutazione più approfondita, si utilizzano tecniche di imaging come radiografie, risonanza magnetica (RM) o tomografia computerizzata (TC). In alcuni casi, può essere necessario prelevare un campione di tessuto osseo per una biopsia, al fine di escludere altre patologie come i tumori.
Quali sono le cause dell'osteonecrosi della mandibola?
Le cause dell'osteonecrosi della mandibola possono essere diverse e spesso multifattoriali. L'uso prolungato di farmaci come i bisfosfonati o il denosumab, utilizzati per trattare osteoporosi e alcune forme di cancro, è una delle cause più comuni. Anche traumi o interventi chirurgici dentali, come le estrazioni, possono innescare la condizione. Infezioni dentali o gengivali non trattate rappresentano un altro fattore di rischio, così come la radioterapia nella regione della testa o del collo, che può danneggiare i vasi sanguigni della mandibola e aumentare la probabilità di sviluppare la malattia.
Si può prevenire?
La prevenzione dell'osteonecrosi della mandibola è fondamentale, soprattutto per le persone che assumono farmaci a rischio. È consigliato sottoporsi a una visita odontoiatrica completa prima di iniziare la terapia con bisfosfonati o denosumab, per identificare problemi dentali preesistenti. Mantenere una rigorosa igiene orale può ridurre il rischio di infezioni, e limitare le procedure dentali invasive durante la terapia è un'altra misura precauzionale importante. Inoltre, è essenziale programmare controlli odontoiatrici periodici per individuare precocemente eventuali segni di osteonecrosi.
Trattamenti per l'osteonecrosi della mandibola
Il trattamento dell'osteonecrosi della mandibola dipende dalla gravità della condizione e può variare da misure conservative a interventi chirurgici. Nei casi meno gravi, la terapia conservativa, che include buona igiene orale, uso di collutori antimicrobici e antibiotici, può essere sufficiente. Nei casi più avanzati può essere necessaria la rimozione del tessuto osseo necrotico per prevenire la progressione della malattia. In alcune situazioni, l'ossigenoterapia iperbarica (HBOT) può essere utilizzata per migliorare l'ossigenazione del tessuto osseo e favorire la guarigione.
Farmaci per l'osteonecrosi della mandibola
Il trattamento farmacologico deve sempre essere prescritto e monitorato da un medico. Di solito, i farmaci utilizzati includono antibiotici per controllare le infezioni, analgesici per gestire il dolore e collutori antimicrobici per ridurre la carica batterica nella bocca. È fondamentale che i pazienti non assumano farmaci senza supervisione medica.
A quale specialista rivolgersi?
Se si sospetta di avere un'osteonecrosi della mandibola, è essenziale rivolgersi allo specialista appropriato. Inizialmente, un odontoiatra può essere consultato per la diagnosi e la gestione iniziale. Nei casi più complessi, il paziente sarà indirizzato a un chirurgo orale e maxillo-facciale. Se la condizione è correlata a farmaci per l'osteoporosi o altre malattie sistemiche, può essere coinvolto un reumatologo. In presenza di trattamenti oncologici, è consigliabile consultare anche un oncologo. La gestione della malattia richiede spesso un approccio multidisciplinare per garantire il miglior esito possibile.