Paracetamolo

Creato: 12/09/2024
Redatto da: Serena Silvia Ponso

Il Paracetamolo (o acetaminofene) è un farmaco che si utilizza per ridurre la febbre e alleviare il dolore, dato che agisce sul sistema nervoso centrale inibendo la produzione di prostaglandine, sostanze responsabili della percezione della febbre e del dolore. È generalmente considerato sicuro se assunto nelle dosi raccomandate, ma un suo uso eccessivo può causare gravi danni al fegato.


Cosa si analizza?

L'analisi del paracetamolo si riferisce alla misurazione dei livelli di questo farmaco nel sangue. Questa analisi viene eseguita principalmente per valutare se si è verificato un sovradosaggio o per monitorare i livelli terapeutici del farmaco in pazienti che ne fanno uso prolungato, specialmente quelli con patologie epatiche, al fine di prevenire complicazioni.


Quale campione è richiesto?

Per l'analisi del paracetamolo viene prelevato un campione di sangue. Il prelievo viene effettuato generalmente da una vena del braccio.


È necessaria una preparazione preliminare?

Non è richiesta alcuna preparazione preliminare per l'analisi del paracetamolo. Tuttavia, è importante informare il medico riguardo a eventuali farmaci assunti, in modo da evitare interferenze con il test.

Come si utilizza?

In caso di sovradosaggio, i risultati aiutano a decidere se è necessario intervenire con un antidoto (N-acetilcisteina) o con altre misure per prevenire danni al fegato.


Quali sono i valori normali?

I valori normali di paracetamolo nel sangue variano in base alla dose assunta e al tempo trascorso dall'assunzione del farmaco. Generalmente, la concentrazione terapeutica efficace si trova tra 10 e 30 mg/L.

Cosa significa avere valori alterati?

Valori elevati di paracetamolo nel sangue indicano un sovradosaggio, che può portare a gravi danni epatici, insufficienza epatica e, nei casi più gravi, essere letale. Se i livelli di paracetamolo sono superiori alla soglia di tossicità (150 mg/L dopo 4 ore dall'assunzione), è necessario un intervento medico immediato.


A quale specialista rivolgersi?

In caso di sospetto sovradosaggio da paracetamolo, è fondamentale rivolgersi immediatamente a un medico del pronto soccorso o a un Epatologo, che possono gestire i potenziali danni al fegato. Per la gestione dell'uso cronico del farmaco o eventuali problematiche legate all'epatotossicità, può essere necessario consultare un Tossicologo o un Medico internista.

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, mostrarti pubblicità in linea con le tue preferenze e analizzare le tue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze. QUI.