PET

Creato: 10/10/2024
Redatto da: Vittoria Marcucci


La PET (Tomografia a Emissione di Positroni) è una metodica avanzata di diagnostica per immagini utilizzata principalmente in Medicina Nucleare. Questo esame consente di individuare precocemente i tumori e di valutarne la dimensione e la localizzazione, fornendo informazioni cruciali per il trattamento e la gestione delle patologie.

 

Che cos'è la PET?

La PET è una tecnica diagnostica che si basa sulla somministrazione di radiofarmaci, che emettono particelle chiamate positroni. Questi radiofarmaci vengono iniettati nel corpo del paziente e si distribuiscono nei vari organi e tessuti. Le particelle emesse dal radiofarmaco permettono di ottenere immagini dettagliate delle aree di interesse, che vengono poi interpretate dai medici specialisti.

Come funziona la PET?

Il processo inizia con la somministrazione del radiofarmaco per via endovenosa, generalmente nell'avambraccio. Una volta iniettato, il radiofarmaco si distribuisce nel corpo e si localizza nelle aree patologiche. Dopo un periodo di attesa variabile, che può andare da 10 minuti a un'ora, il paziente viene posizionato sul lettino del tomografo PET/TC.


Durante l'esame, il tomografo registra le radiazioni emesse dal radiofarmaco accumulato nei tessuti, creando immagini dettagliate che permettono di individuare eventuali anomalie. Immediatamente prima della rilevazione delle immagini PET, viene eseguita una TAC per una corretta ricostruzione delle immagini e per localizzare con precisione le alterazioni anatomiche.

 

Applicazioni della PET

La PET è particolarmente utile in oncologia, neurologia, cardiologia e ortopedia:

  • Oncologia: utilizzata per individuare tumori, determinarne la stadiazione e monitorare l'efficacia dei trattamenti.
  • Neurologia: aiuta a differenziare l'Alzheimer da altre forme di demenza.
  • Cardiologia: analizza il flusso sanguigno nel cuore e la vitalità dei tessuti cardiaci.
  • Ortopedia: valuta lo stato dei segmenti scheletrici e delle protesi infette.

 

Sicurezza e comfort del paziente

La PET non è dolorosa; l'unico disagio può derivare dalla puntura dell'ago per l'iniezione del radiofarmaco. La quantità di radioattività iniettata è minima e la dose ricevuta dal paziente è inferiore rispetto ad altri esami radiologici, come la TAC. I radiofarmaci utilizzati non sono tossici e le reazioni allergiche sono estremamente rare.

 

Preparazione all'esame

Prima di sottoporsi a una PET, è importante seguire alcune indicazioni preparatorie, che possono variare in base all'area da esaminare e al radiofarmaco utilizzato. In generale, è consigliabile indossare abbigliamento comodo e rimuovere oggetti metallici che potrebbero interferire con la rilevazione delle immagini.

 

Precauzioni speciali

Gravidanza e allattamento: le donne in gravidanza o con ritardo mestruale devono informare il medico prima dell'iniezione per evitare possibili rischi per il feto. Durante l'allattamento, potrebbe essere necessario interrompere temporaneamente l'allattamento al seno, seguendo le indicazioni del medico, a seconda del radiofarmaco utilizzato.


Dopo l'esame: il paziente può riprendere le normali attività subito dopo l'esame. In alcuni casi, è consigliabile bere molta acqua per facilitare l'eliminazione del radiofarmaco. Inoltre, potrebbe essere opportuno evitare la vicinanza con bambini piccoli e donne in gravidanza per alcune ore.

 

Conclusioni

La PET è uno strumento diagnostico potente e sicuro, essenziale per la diagnosi e il trattamento di numerose patologie. Grazie alla sua precisione e alla capacità di fornire informazioni dettagliate sulla funzionalità degli organi e dei tessuti, la PET rappresenta un pilastro fondamentale della Medicina Nucleare moderna.

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