Sindrome del cuore sinistro ipoplasico

Creato: 27/05/2024

Che cos’è la sindrome del cuore sinistro ipoplasico (SCSI)?

La sindrome del cuore sinistro ipoplasico è una grave malformazione congenita del cuore in cui il lato sinistro del cuore è sottosviluppato o non funzionante correttamente. Questa condizione rende difficile o impossibile al cuore pompare sangue ossigenato al corpo. L'SCSI è considerata una delle malformazioni cardiache congenite più gravi e richiede un trattamento tempestivo per la sopravvivenza del neonato.

 

Prognosi della malattia

La prognosi della sindrome del cuore sinistro ipoplasico dipende dalla gravità della malformazione e dalla tempestività del trattamento. Senza intervento chirurgico, la maggior parte dei neonati non sopravviverebbe oltre i primi giorni o settimane di vita. Tuttavia, con i trattamenti chirurgici appropriati, molti pazienti possono vivere fino all'età adulta con una buona qualità di vita, sebbene possano avere limitazioni fisiche e richiedere cure mediche continue.

 

Sintomi della sindrome del cuore sinistro ipoplasico

I sintomi dell'SCSI possono includere:

  • Cianosi (colorazione bluastra della pelle e delle mucose)
  • Difficoltà respiratorie
  • Affaticamento e debolezza
  • Ritardo nella crescita e nello sviluppo
  • Palpitazioni cardiache
  • Gonfiore addominale o degli arti inferiori

 

Diagnosi per la sindrome del cuore sinistro ipoplasico

La diagnosi dell'SCSI viene solitamente fatta prima della nascita o poco dopo la nascita attraverso vari esami diagnostici:

 

Questi test aiutano a valutare la struttura e la funzione del cuore per determinare la presenza e la gravità della malformazione.

 

Quali sono le cause della sindrome del cuore sinistro ipoplasico?

Le cause esatte della sindrome del cuore sinistro ipoplasico non sono completamente comprese, ma si ritiene che possano includere fattori genetici e ambientali. Alcuni casi possono essere associati a anomalie cromosomiche o sindromi genetiche. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, la causa rimane sconosciuta.

 

Si può prevenire?

Attualmente, non esiste un modo noto per prevenire la sindrome del cuore sinistro ipoplasico poiché è una condizione congenita. Tuttavia, una buona cura prenatale, incluso l'evitare sostanze nocive come l'alcol e il fumo, e il controllo delle condizioni di salute della madre, può contribuire a ridurre il rischio di anomalie congenite del cuore.

 

Trattamenti per la sindrome del cuore sinistro ipoplasico

Il trattamento per la sindrome del cuore sinistro ipoplasico richiede un approccio multidisciplinare e può includere:

  • Intervento di Norwood: ricostruzione dell'aorta e creazione di uno shunt per garantire il flusso di sangue ai polmoni.
  • Intervento di Glenn: collegamento della vena cava superiore all'arteria polmonare per migliorare il flusso di sangue ai polmoni.
  • Operazione di Fontan: collegamento della vena cava inferiore all'arteria polmonare, bypassando il cuore per reindirizzare il sangue venoso direttamente ai polmoni.

 

Farmaci per la sindrome del cuore sinistro ipoplasico

La gestione farmacologica dell'SCSI può includere:

  • Prostaglandine: per mantenere aperto il dotto arterioso.
  • Inotropi positivi: per migliorare la forza contrattile del cuore.
  • Diuretici: per ridurre il liquido in eccesso nel corpo.


Tutti i farmaci devono essere prescritti e monitorati da un medico specializzato.

 

A quale specialista rivolgersi?

Per la diagnosi e il trattamento della sindrome del cuore sinistro ipoplasico, è fondamentale rivolgersi a un team multidisciplinare che comprende:

  • Cardiologo Pediatrico: specializzato nelle malattie cardiache dei bambini.
  • Cardiochirurgo Pediatrico: esperto negli interventi chirurgici sul cuore dei bambini.
  • Neonatologo: Medico specializzato nella cura dei neonati.
  • Anestesista Pediatrico: per la gestione dell’anestesia nei bambini durante interventi chirurgici.
  • Fisioterapista e Terapista Occupazionale: per il supporto durante la riabilitazione postoperatoria.


Questi specialisti collaborano per garantire un trattamento completo e personalizzato per ciascun paziente, migliorando così la qualità della vita e le prospettive a lungo termine.

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