Stenosi vertebrale

Creato: 04/02/2025
Editato: 07/02/2025
Redatto da: Serena Silvia Ponso

La stenosi vertebrale è un restringimento del canale spinale che esercita pressione sul midollo spinale e sulle radici nervose. Questa condizione può interessare diverse aree della colonna vertebrale, in particolare:

  • Stenosi lombare: si verifica nella parte bassa della schiena ed è la forma più comune.
  • Stenosi cervicale: interessa la parte alta della colonna, a livello del collo.


Il restringimento del canale non causa necessariamente dolore, ma i sintomi si manifestano quando le strutture nervose vengono compresse.

Prognosi della stenosi vertebrale

La gravità della stenosi varia in base all’intensità dei sintomi, soprattutto del dolore e della difficoltà motoria. In genere, si considera grave quando una persona riesce a camminare meno di 200 metri senza dolore e molto grave se la distanza si riduce a meno di 50 metri. La progressione può essere lenta e graduale, ma in alcuni casi può peggiorare rapidamente.

Sintomi della stenosi vertebrale

I sintomi variano a seconda della localizzazione della stenosi:

  • Stenosi cervicale:
  • Dolore al collo
  • Debolezza, intorpidimento o formicolio alle braccia e alle mani
  • Difficoltà nella coordinazione motoria
  • Stenosi lombare:
  • Dolore lombare che si irradia ai glutei e alle gambe
  • Sensazione di intorpidimento o formicolio agli arti inferiori
  • Debolezza muscolare
  • Peggioramento dei sintomi durante la deambulazione

In alcuni casi, possono comparire problemi di controllo della vescica o dell'intestino, che rappresentano un'urgenza medica.

Diagnosi per la stenosi vertebrale

La diagnosi si basa su:

  1. Valutazione clinica: anamnesi dettagliata e visita neurologica per analizzare la forza muscolare, i riflessi e la sensibilità.
  2. Esami strumentali:
  • Risonanza magnetica (RMN): fondamentale per visualizzare il restringimento del canale e la compressione delle strutture nervose.
  • Tomografia computerizzata (TC): utile per valutare la struttura ossea.
  • Mielografia: esame con mezzo di contrasto per identificare eventuali compressioni sul midollo.

Quali sono le cause della stenosi vertebrale?

Le cause principali possono essere:

  • Degenerative: associate all'invecchiamento, con alterazioni dei dischi intervertebrali, artrosi e ispessimento dei legamenti.
  • Congenite: presente dalla nascita, per un canale spinale naturalmente stretto.
  • Traumatiche: fratture o lesioni della colonna vertebrale.
  • Post-operatorie: in seguito a interventi chirurgici spinali.

Si può prevenire?

La prevenzione totale non è possibile, soprattutto per le forme degenerative legate all'età. Tuttavia, è possibile ridurre il rischio con alcune misure:

  • Mantenere un peso corporeo sano
  • Esercizio fisico regolare per rafforzare la muscolatura
  • Corretta igiene posturale
  • Evitare traumi o movimenti ripetitivi dannosi

Trattamenti per la stenosi vertebrale

Il trattamento dipende dalla gravità dei sintomi:

  • Trattamenti conservativi:
  • Fisioterapia: esercizi per migliorare la postura, la flessibilità e la forza muscolare.
  • Farmaci: antinfiammatori, analgesici e miorilassanti per ridurre dolore e infiammazione.
  • Infiltrazioni di corticosteroidi: per alleviare temporaneamente il dolore.
  • Trattamento chirurgico (nei casi gravi o refrattari):
  • Laminectomia: rimozione di una parte dell'osso per allargare il canale spinale.
  • Foraminotomia: ampliamento dei forami da cui fuoriescono le radici nervose.
  • Artrodesi: fusione di vertebre per stabilizzare la colonna.

Farmaci per la stenosi vertebrale

L'uso di farmaci deve essere sempre prescritto da un medico e può includere:

  • Antinfiammatori non steroidei (FANS)
  • Corticosteroidi per via orale o iniezioni epidurali
  • Anticonvulsivanti o antidepressivi per il dolore neuropatico

A quale specialista rivolgersi?

Per la gestione della stenosi vertebrale è consigliabile rivolgersi a un Neurochirurgo o a un Ortopedico specializzato in patologie della colonna vertebrale, in grado di valutare la necessità di un trattamento conservativo o chirurgico.

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