Cos'è la pertosse?
La pertosse, conosciuta anche come tosse canina, convulsa o tosse dei 100 giorni, è una malattia altamente contagiosa causata dal batterio Bordetella pertussis.
Cosa viene analizzato?
Il test per la pertosse analizza la presenza del DNA del batterio Bordetella pertussis nelle secrezioni respiratorie del paziente.
Quando si richiede?
Il test è solitamente richiesto quando si sospetta un'infezione da pertosse in individui che presentano tosse persistente, specialmente nei neonati e nei bambini piccoli. Altri segnali includono tosse con parossismi, vomito immediatamente dopo l'accesso di tosse, grido inspiratorio, mal di gola, febbricola e contatti stretti con persone infette.
Perché fare l'analisi?
Il test è importante per confermare la diagnosi di pertosse e avviare tempestivamente il trattamento, prevenendo complicazioni e limitando la diffusione dell'infezione.
Quando fare l'analisi?
Il test viene eseguito quando si sospetta un'infezione da pertosse, specialmente nei primi stadi della malattia.
Che tipo di campione è richiesto?
Si richiede un campione di secrezioni respiratorie prelevato tramite tampone nasofaringeo o aspirato nasofaringeo. Talvolta può essere necessario un campione di sangue venoso prelevato dal braccio.
È necessaria qualche preparazione preventiva?
Di solito non è richiesta alcuna preparazione preventiva. Tuttavia, è importante informare il medico di eventuali farmaci assunti, in particolare antibiotici.
Come si utilizza?
Il campione prelevato viene analizzato in laboratorio mediante tecniche di biologia molecolare per rilevare la presenza del DNA di Bordetella pertussis.
Cosa significa avere valori alterati?
Un risultato positivo indica la presenza di Bordetella pertussis nelle secrezioni respiratorie del paziente, confermando la diagnosi di pertosse e indicando la necessità di iniziare il trattamento appropriato.
Informazioni aggiuntive sulla pertosse
Il tempo di incubazione del batterio Bordetella pertussis varia dagli 8 ai 10 giorni (massimo 21 giorni). L'infezione si suddivide in tre fasi:
- Fase catarrale: Dura circa due settimane, caratterizzata da sintomi simili a un raffreddore (lacrimazione, febbricola, tosse prevalentemente notturna). In questa fase, i soggetti sono estremamente infettanti.
- Fase parossistica: Può durare da 1-2 settimane fino a un paio di mesi, caratterizzata da accessi di tosse intensa e incontrollabile, spesso seguiti da grido inspiratorio e vomito.
- Fase di convalescenza: La frequenza della tosse inizia a diminuire e le condizioni generali migliorano.
Le complicanze della pertosse sono più frequenti nei soggetti asmatici o affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e nei bambini, richiedendo spesso ricovero ospedaliero. La vaccinazione e la terapia antibiotica hanno significativamente ridotto l'incidenza e la letalità della malattia.
Epidemiologia
Nel mondo, l'infezione da Bordetella pertussis è responsabile di circa 16 milioni di casi di malattia e 195.000 morti infantili all'anno, con il 95% dei casi nei paesi in via di sviluppo. Nei paesi sviluppati, la pertosse è ancora motivo di preoccupazione nonostante l'alta copertura vaccinale.
In Italia, l'incidenza della malattia è diminuita drasticamente grazie alle vaccinazioni, ma il numero di casi è risalito dal 2014 a causa del calo delle coperture vaccinali. Nel 2017, sono stati segnalati 964 casi in Italia, con una copertura vaccinale che ha raggiunto il 95,1% nel 2019 per i bambini nati nel 2017.