Osteoporosi: diagnosi e trattamento

Osteoporosi: diagnosi e trattamento

Editato da: Sharon Campolongo il 31/07/2023

Scopriamo in questo articolo come si diagnostica e come si tratta l’osteoporosi

Come avviene la diagnosi?

La diagnosi di osteoporosi viene generalmente confermata attraverso l'esecuzione di specifiche indagini strumentali e, in particolare, della mineralometria o densitometria ossea computerizzata (MOC-DEXA). Attraverso questo test si possono misurare i livelli di calcio e altri minerali all'interno delle ossa, consentendo ai medici di stabilire un parametro noto come densità minerale ossea (BDM).

Come vengono interpretati i valori?

I risultati del test di densitometria ossea si riportano usando il T-score, ossia un valore con il quale è possibile mostrare di quanto la densità ossea è maggiore o minore rispetto a quella di un adulto di 30 anni. I medici guardano al T-score più basso per diagnosticare l’osteoporosi.

Significato del T-score secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità:

  • T-score di -1,0 o più alto equivale ad una densità ossea normale (paziente sano);
  • T-score tra -1,0 e -2,5 corrisponde all’osteopenia;
  • T-score di -2,5 o meno significa che vi è un’insorgenza di osteoporosi;
  • T-score inferiore a -2,5 con presenza di una o più fratture da fragilità equivale ad un’osteoporosi conclamata.

Come prevenire l’osteoporosi?

Il primo passo alla prevenzione di questa patologia è l’alimentazione, che deve fornire all'organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Bisogna seguire una corretta alimentazione non solo durante la menopausa, ma durante tutta la vita. Ovviamente, con l’avanzare dell’età e l’insorgenza della menopausa, è importante assumere il giusto apporto di Calcio, che corrisponde a 500 mg al giorno, e di Vitamina D. Tuttavia, non bisogna eccedere nella quantità di queste sostanze poiché potrebbe provocare ulteriori problemi.

Altro elemento per la prevenzione è lo stile di vita, ossia svolgere attività fisica regolarmente sempre in proporzione all'età e alle capacità individuali di ciascuna donna. Inoltre, l’attività fisica aiuta a prevenire le patologie cardiovascolari, a mantenere il benessere psichico, a migliorare la forma estetica e a conservare sia un bilanciato peso corporeo che un buon tono muscolare.

donna che beve latte per mancanza di calcio

Quali trattamenti vengono impiegati?

In caso di osteoepenia si consiglia uno stile di vita adeguato con dieta alimentare corretta (Dieta Mediterranea), un buon apporto di Calcio e Vitamina D, attività fisica, sospensione del fumo, dell’alcol e della caffeina.

In presenza di osteoporosi non fratturativa si consiglia l’uso di farmaci soli o abbinati alla vitamina D3 e agli stessi consigli dello stile di vita dei pazienti con osteopenia.

Quando vi è un’osteoporosi con frattura si consiglia di impiegare il Denosumab (Prolia), una proteina (anticorpo monoclonale) con la funzione di interferire con l'azione di un'altra proteina per trattare la perdita ossea e l'osteoporosi. Mediante la terapia con Prolia le ossa diventano più resistenti e meno soggette a fratture in tempi più rapidi rispetto ai bifosfonati.

Nella tabella sottostante sono riportati anche per correttezza i farmaci consigliati dal Ministero della Salute in pazienti con osteoporosi (Data di pubblicazione: 2 marzo 2021, ultimo aggiornamento 11 ottobre 2022):

  • farmaci antiriassorbitivi quali i bifosfonati;
  • farmaci con doppio meccanismo d’azione (Ranelato di Stronzio);
  • SERM (Raloxifene), terapia ormonale sostitutiva;
  • farmaci anabolici (Teriparatide);
  • anticorpi monocolonali come l’inibitore del RANK-L (Denosumab).

Possibili effetti collaterali dei farmaci “bifosfonati” sono stati descritti in letteratura:

  • nausea;
  • pesantezza gastrica;
  • necrosi della mascella (in caso di farmaci utilizzati per via iniettiva). Per tale ragione se ne sconsiglia l’uso in caso di impianti dentali o estrazione dentaria.
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