Osteoporosi e menopausa: quale relazione?

Osteoporosi e menopausa: quale relazione?

Editato da: Sharon Campolongo il 28/11/2023

La comparsa della menopausa, oltre a rappresentare un periodo particolarmente critico per la donna sotto vari aspetti (psicologico, fisico e ormonale) con la frequente comparsa della sindrome climaterica (caldane, sudorazione, insonnia e variazione del tono dell’umore), può determinare la probabile successiva comparsa dell’osteopenia e dell’osteoporosi. Ne parla il Prof. Francesco Lippi, specialista in Endocrinologia

Quando si presenta la menopausa?

La fase menopausale della donna mediamente avviene intorno ai 50 anni (menopausa spontanea) anche se ci sono donne con menopausa anticipata (45-48 anni), menopausa precoce (35-45 anni) e giovanile (< 34 anni).

Infine, non dobbiamo dimenticare che soprattutto in passato si ricorreva all’isterectomia e all’annessiectomia bilaterale (menopausa chirurgica) anche per un semplice fibroma uterino.

La scomparsa del ciclo mestruale dovuta alla menopausa viene diagnosticata con semplici esami di sangue che riguardano la presenza di estrogeni circolanti e l’elevata presenza delle gonadotropine ipofisarie (FSH e LH), che sono gli ormoni che stimolano l’ovaio.

Quanto sono importanti gli estrogeni?

Da molti autori è ancora dibattuto se trattare la menopausa con una terapia sostitutiva con estro-progestinici (EP) oppure no, anche se recentemente molti dati pubblicati indicano l’effetto positivo che gli EP esercitano sulla fase menopausale della donna.

Ovviamente, deve essere eseguito uno screening molto attento che escluda le donne che hanno dei potenziali rischi all’assunzione di farmaci estro-progestinici come

Anche altri farmaci, come il Tibolone, sono efficaci nella riduzione dei disturbi legati alla sindrome climaterica.

Il ruolo che gli estrogeni hanno nella donna in età fertile è molto importante: essi svolgono un ruolo centrale, ad esempio, promuovendo il riassorbimento tubulare del calcio a livello renale favorendo la conversione della vitamina D e il conseguente assorbimento intestinale del calcio. Oltre a ciò, gli estrogeni agiscono su diversi fattori locali stimolando indirettamente la formazione dell'osso, su cui svolgono anche un'azione trofica diretta.

donna che mangia l'insalata

Cosa succede quando vi è una carenza di estrogeni?

Una loro carenza si traduce in un aumento dell'attività degli osteoclasti e del riassorbimento osseo. Quindi, le attività da essi svolte si riducono portando ad un minor riassorbimento intestinale e renale di calcio e ad una maggiore attività degli osteoclasti, con conseguente calo della massa ossea.

Ne consegue che la mancanza degli estrogeni dal circolo sanguigno dopo la menopausa e la mancanza di livelli adeguati di vitamina D3 circolante rappresentano la prima causa della perdita di calcio dall’osso (osteopenia e/o osteoporosi post-menopausale).

Che cos’è l’osteoporosi?

L'osteoporosi è una malattia sistemica dell'apparato scheletrico, caratterizzata da una bassa densità minerale e dal deterioramento della micro-architettura del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità ossea.

L’osteoporosi viene distinta in due forme:

  • primaria, che include le varietà post-menopausale e senile;
  • secondaria, che è dovuta a diverse patologie e all’assunzione di alcuni farmaci nel medio-lungo periodo.

Quali sono le cause e i fattori di rischio dell’osteoporosi?

Nell’osteoporosi post-menopausale la causa determinante è da perdita della funzione ovarica nella produzione degli ormoni estrogeni.

Tuttavia, vi sono dei fattori di rischio che possono incidere sulla comparsa della osteoporosi indipendentemente dai livelli degli EP circolanti:

  • la familiarità e predisposizione genetica
  • un’alimentazione scorretta con scarso apporto di calcio
  • la sedentarietà
  • l’abuso di farmaci come cortisonici e anticonvulsivanti
  • l’ipertiroidismo
  • l’iperparatiroidismo primitivo
  • l’ipogonadismo
  • il Morbo di Cushing
  • altre malattie metaboliche
  • l’abuso di alcol e del fumo o della caffeina
  • l’eccessiva magrezza

Quindi, si consiglia alle donne che si avvicinano alla fase menopausale di:

  • assumere Vitamina D3 (spesso associata a Vitamina K che ne favorisce l’assorbimento);
  • avere una alimentazione corretta (dieta mediterranea);
  • fare attività fisica (almeno 40 minuti giornalieri).
Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Pisa