Procreazione medicalmente assistita: ne parla un’esperta

Procreazione medicalmente assistita: ne parla un’esperta

Editato da: Alice Cattelan il 27/04/2023

Tutti i percorsi di procreazione medicalmente assistita (PMA) prevedono come primo fondamentale passaggio la stimolazione ormonale. In questo modo si controlla e si modifica la funzione ovulatoria con l’obiettivo di renderla ottimale per il ciclo di PMA. Ce ne parla nel dettaglio la Dott.ssa Alessandra Vucetich, esperta in Ostetricia e Ginecologia

L’utilizzo di questi farmaci costituisce davvero una cura?

Non si può, in senso stretto, asserire che questi farmaci costituiscano una cura, infatti il loro utilizzo ha un altro scopo: quello di condurre alla raccolta di un certo numero di ovociti pronti per essere fecondati.
Nel caso delle procedure più semplici, come l’inseminazione intrauterina, il trattamento ormonale è utilizzato con dosaggi ridotti e permette di arrivare al giorno dell’inseminazione con la maturazione di due-tre follicoli ovulatori. In questo modo è possibile aumentare le chances di successo tenendo sotto controllo il rischio di insorgenza di una gravidanza con più di due gemelli (gravidanza multifetale).
Nel caso invece della fecondazione in vitro la stimolazione ormonale può essere più accentuata, in questo modo è possibile raccogliere in corso di pick up ovocitario circa 10-12 ovociti pronti per essere fecondati.

Perché è proprio necessario fare la stimolazione ormonale? Non si può usare l’ovocita “naturale”?

Purtroppo il motivo per cui non vale la pena utilizzare l’ovocita naturale è di ordine pratico: nella specie umana la riproduzione avviene con un livello di efficienza molto basso, ciò significa che sono molte le volte in cui l’ovocita ovulato può venire fecondato ma non portare alla generazione di un buon embrione, adatto ad iniziare la gravidanza. Al momento attuale della conoscenza risulta più conveniente per ottimizzare tempi e costi, tranne in casi particolari (ne parleremo in seguito), far maturare più ovociti contemporaneamente e fecondarli tutti insieme.

Quanto sono pericolosi questi farmaci ormonali?

Spesso i pazienti parlano di “bombardamento ormonale” e sono veramente molto preoccupati per il rischio relativo all’uso di questi farmaci. In realtà la situazione è davvero diversa e molto più tranquillizzante.

Per prima cosa questi ormoni sono esattamente quelli prodotti naturalmente dall’ovaio nel corso del ciclo ovulatorio naturale: il primo ormone, l’FSH provvede alla crescita del follicolo, mentre il secondo ormone, l’LH provvede alla maturazione dell’ovocita ed allo scoppio del follicolo ovarico. Nello stesso modo i preparati farmacologici provvedono alla superstimolazione ovarica per il ciclo di PMA.

Questi farmaci possono essere di sintesi, cioè completamente prodotti in laboratorio, oppure ottenuti per via estrattiva dalle urine di donne in menopausa o gravide, in questo caso sono davvero completamente “naturali” e vengono sottoposti a processi di purificazione ormai molto standardizzati. Il grado di sicurezza nell’evitare la trasmissione di malattie batteriche o virali viene universalmente considerato ottimale, il loro utilizzo è quindi completamente sicuro.

Inoltre, l’impiego di questi farmaci è ridotto nel tempo, per un massimo di circa 15 giorni, eventualmente ripetuto per un certo numero di volte nel corso degli anni. Questa condizione è lontana dal rischio di tossicità che, come insegnano i principi base della tossicologia, è legata invece alla ripetitività dello stimolo per un tempo prolungato. Aumento di peso, lieve nausea, sbalzi d’umore possono essere ricondotti all’uso dei farmaci, ma anche allo stato di tensione emotiva nel corso del programma di PMA.

Il rischio di insorgenza di tumori dell’ovaio o del seno è aumentato?

Tutti gli studi internazionali conclusi negli ultimi anni, che hanno valutato ampie casistiche di pazienti confrontandole fra di loro (studi di metanalisi) non hanno evidenziato alcun significativo aumento nell’insorgenza di questo tipo di tumori, ovvero il tumore all'ovaio e del seno. È certamente più facile ora, rispetto a qualche decennio fa, rassicurare le pazienti in merito a questo punto, ormai infatti l’utilizzo di questi preparati è abbastanza ampio ed eventuali effetti negativi sarebbero già emersi.

Ginecologia e Ostetricia a Milano