Arteriopatie periferiche: l’importanza della Radiologia e della Radiologia Interventistica
Grazie all’intervento del Dott. Giorgio Loreni, specialista in Radiodiagnostica e Radiologia Interventistica, capiamo meglio l’importanza della Radiologia e della Radiologia Interventistica nel campo vascolare delle arteriopatie periferiche
Che cosa sono le arteriopatie periferiche?
Si tratta di un gruppo di patologie che colpiscono le arterie, soprattutto quelle degli arti inferiori.
Tali patologie sono provocate da un restringimento o un’occlusione delle arterie provocando una riduzione della quantità di sangue che fluisce alle gambe e ai piedi.
La sintomatologia può variare in base alla gravità della malattia, ma i sintomi più frequenti sono:
- Dolore alle gambe
- Difficoltà a camminare (claudicatio)
- Intorpidimento
- Debolezza
- Piaghe o ulcere
- Modifiche nella colorazione della pelle
Quali sono i fattori di rischio di queste patologie?
Esistono vari fattori di rischio, alcuni modificabili e altri no, tra cui:
- Fumo di tabacco
- Obesità
- Ipertensione
- Sedentarietà
- Ipercolesterolemia
- Età avanzata
- Storia familiare
- Altre malattie come quella renale cronica o autoimmuni
Perché la Radiologia e la Radiologia Interventistica svolgono un ruolo importante in questi casi?
In caso di arteriopatie periferiche la Radiologia e la Radiologia Interventistica svolgono un ruolo fondamentale sia per la diagnosi che per il trattamento della patologia. L’esame diagnostico solitamente impiegato in un primo livello di controllo e screening è l’Ecografia Doppler degli arti inferiori con cui si può valutare lo stato delle arterie delle gambe, eventuali ostruzioni o stenosi.
Tuttavia l’esame gold standard per lo studio delle arteriopatie periferiche è l’Angiografia, ossia un esame diagnostico e terapeutico che utilizza raggi X e un mezzo di contrasto per visualizzare le arterie e le stenosi delle stesse. Si tratta in realtà di un esame sia diagnostico sia terapeutico perché creando un’immagine di riferimento, si eseguono delle angioplastiche (dilatazioni) mirate per liberare le arterie e permettere l’afflusso di sangue al piede, migliorando così sia il dolore agli arti inferiori che accelerando la guarigione delle ulcere.
In questo modo, si contribuisce a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da arteriopatie periferiche riducendo allo stesso tempo il rischio di amputazione.
Inoltre, è opportuno ricordare che in quasi il 50% dei casi di chi soffre di patologie vascolari agli arti inferiori, presenta una stenosi o un’ostruzione alle arterie carotidi o ai vasi coronarici: diventa, quindi, fondamentale per questi pazienti eseguire check-up con esame diagnostici quali l’Ecocolordoppler dei vasi epiaortici e controlli cardiologici frequenti.