Carenza ormonale: scopriamo di cosa si tratta!
Autore:La carenza ormonale è il risultato del malfunzionamento di una ghiandola. La Prof.ssa Manieri, Endocrinologa a Torino, spiega quali sono i sintomi e perché è importante chiedere il parere del medico specialista
Da cosa può derivare una carenza ormonale?
Assai spesso ci chiediamo se alcuni malesseri più o meno fastidiosi o degli stati d’animo particolari non siano da imputare ad una carenza ormonale.
È fondamentale rivolgersi al proprio medico o ad uno specialista al fine di giungere ad una corretta diagnosi. Sarà costui a valutare la necessità di un eventuale trattamento ormonale sostitutivo.
L’insufficienza ormonale può derivare dal malfunzionamento di una delle seguenti ghiandole:
- Tiroide
- Surrene
- Testicolo
- Ovaio
- Ipofisi
- Pancreas
Quali sono i sintomi della carenza di tiroxina?
La carenza di ormone tiroideo (tiroxina) è alla base dell’ipotiroidismo che rappresenta una malattia molto frequente a tutte le età, soprattutto nelle donne.
I sintomi sono:
- Stanchezza;
- Rallentamento del metabolismo con frequente aumento del peso;
- Irregolarità mestruali e calo del desiderio sex.
Il dosaggio della tiroxina circolante e dell’ormone ipofisario stimolante la tiroide (=FT4 e TSH) permettono di fare la diagnosi di ipotiroidismo. L’approfondimento specialistico porterà anche a definirne la causa che molto spesso è da imputare agli esiti di una tiroidite autoimmune.
La sintomatologia rientra prontamente con la terapia di sostituzione dell’ormone mancante, cioè assumendo ogni giorno la tiroxina in dosaggio personalizzato.
Questa assunzione è da considerare, praticamente sempre, cronica cioè per tutta la vita, senza alcuna preoccupazione se non quella di non potersene dimenticare.
Quando ipotiroidee sono giovani donne che iniziano una gravidanza il trattamento sostitutivo non va assolutamente sospeso, anzi integrato durante la gravidanza per garantire alla madre ed al bambino il quantitativo necessario di tiroxina indispensabile allo sviluppo dei vari organi ed apparati del feto ed alla montata lattea.
Carenza di estrogeni e menopausa
Nella fase antecedente alla menopausa si può presentare una carenza di estrogeni, nello specifico dell’estradiolo. Tale problematica si manifesta specialmente in presenza d’irregolarità del ciclo mestruale, in concomitanza a disturbi del comportamento alimentare. In questo contesto, è fondamentale rivolgersi al medico per migliorare il quadro di salute generale.
Se la carenza ormonale si prolunga oltre i sei mesi si determinano altre problematiche di salute, soprattutto a livello metabolico, tipo la perdita di calcio dall’osso.
Quali passi intraprendere in caso di carenza ormonale?
Il medico potrà valutare di:
- Aiutare la giovane anche sul piano psicologico perché possa riprendere uno stile di vita più corretto anche sul piano alimentare;
- Somministrare l’ormone carente (estradiolo) in modo ciclico e personalizzato insieme al progesterone (l’ormone del post ovulatorio, anch’esso mancante in queste condizioni);
- Possibilmente, non prescrivere la pillola.