Carie dentale: l’importanza dell’informazione e della prevenzione

Pubblicato il: 02/05/2023 Editato da: Veronica Renzi il 02/05/2023

Secondo i dati epidemiologici più recenti dell’OMS la carie dentale è la patologia più diffusa al mondo. I dati sono diversi da un paese e all’altro ma questo primato dei nostri denti è comunque sconvolgente. In questo articolo la Prof.ssa Laura Strohmenger, esperta in Odontoiatria a Milano, ci parla dei fattori determinanti della carie dentale e della sua prevenzione

Che cos’è la carie dentale?

La carie dentale è una patologia dei denti che se non trattata può penetrare all'interno del dente, provocando infezione e infiammazione.

La patologia dentale non è mortale e per questo motivo riveste in campo medico una posizione particolare. Essa dipende da parecchi fattori di rischio che da anni gli scienziati considerano fortemente legati al livello culturale della popolazione e alla posizione economica del cittadino.

Quali sono i fattori determinanti della carie dentale?

La carie dentale è determinata dai batteri cariogeni che utilizzano le sostanze zuccherine per produrre una quantità di acidi in grado di favorire la comparsa della lesione cariosa. La carie inizia con un dissolvimento dello smalto che riveste gli elementi dentali, determinato dall’aumento dell’acidità presente in bocca.

La rivista Lancet ha pubblicato due importantissimi lavori che dimostrano in che modo l’informazione e il reddito sono i principali fattori determinanti della carie dentale. Nei sistemi sanitari nazionali diffusi nel mondo ce ne sono alcuni che si fanno carico della terapia della carie in modo più elevato ed altri invece che non se ne fanno carico quasi per niente. In questo secondo caso il cittadino si fa curare, essendo la patologia della carie altamente curabile, solo se può sostenere le spese necessarie, in caso contrario la carie si manifesta e procede fino a quando la compromissione del dente è così grave da avere bisogno dell’estrazione dello stesso per il dolore e la compromissione infiammatoria che produce.

Si può prevenire la carie dentale?

La carie dentale è fortemente prevenibile. Ci sono percorsi preventivi molto semplici da mettere in atto, primo fra tutti una un’igiene orale precisa (nelle modalità e nelle tempistiche) da effettuare almeno due volte al giorno. Quando lo smalto si è tutto dissolto ed inizia ad essere visibile una piccola lesione cariosa, è opportuno curare il dente con una otturazione, altrimenti il procedimento di dissoluzione evolve fino a quando compromette tutto l’elemento dentale e lo stesso non è più riparabile ma deve essere estratto e sostituito.

In che modo l’alimentazione influisce nel rischio di carie?

L’alimento che determina fortemente il rischio di carie è il saccarosio; gli altri zuccheri non esercitano la stessa influenza. Esistono alcuni zuccheri che sono molto meno cariogeni del saccarosio: lo xilitolo e la stevia. Entrambi questi elementi sono, anche se in modo diverso, meno cariogeni rispetto al saccarosio, sono però molto poco usati dall’industria alimentale e molto poco noti nel mondo.

Se noi fossimo in grado di controllare la frequenza di assunzione del saccarosio soprattutto nella popolazione infantile e se l’industria ci proponesse una sostituzione del saccarosio con gli altri due zuccheri, potremmo arginare l’effetto cariogeno modesto delle due sostanze citate con risultati preventivi importanti. Per fare un esempio banale pensiamo al consumo elevato delle bevande zuccherate; se queste ultime possedessero i due zuccheri citati al posto del saccarosio l’effetto preventivo potrebbe essere molto elevato.

Quali sono i consigli alimentari per prevenire la carie?

I consigli alimentari che dovrebbero essere fondamentali per una patologia così diffusa ovunque dovrebbero essere di due tipi:

  • ridurre l’utilizzo di bevande contenenti saccarosio;
  • controllare la frequenza di assunzione dello stesso nell’arco della giornata.

Se noi infatti fossimo in grado di ridurre la frequenza in modo importante, di far seguire un’igiene orale immediata all’ingestione di saccarosio e/o se sostituissimo questo zucchero con gli altri già presenti sul mercato anche se in modo ridotto, potremmo diffondere questo concetto in modo importante e compiere un’azione preventiva dai risultati sicuri. Strano che l’opinione comune rispetto agli zuccheri sembra attualmente ancora legata solo a motivi estetici, ad esempio l’obesità, e non a patologie impegnative quali diabete e la carie dentale.

Odontoiatria a Milano

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