Cardiopatia ad alta quota: considerazioni e raccomandazioni
La frequentazione della montagna, sia per soggiorni che per attività sportive, è una componente importante della qualità di vita per molte persone. Con l'aumento dell'accessibilità a quote elevate grazie ai trasporti moderni e alle strutture turistiche, è diventato comune per le personechiunque raggiungere altitudini superiori ai 2500 metri. Ogni anno, oltre 100 milioni di visitatori si recano in queste areein altitudine. Tra di loro, vi sono numerosi pazienti con patologie cardiovascolari che necessitano di consulenzae specialisticahe.
Gli autori Stefano Savonitto e Luigi Piatti, esperti in cardiologia e medicina di montagna, hanno esaminato come l'esposizione ad alta quota influenzi i pazienti cardiopatici nell’articoloo studio “Il cardiopatico ad alta quota: non solo aria sottile” pubblicato sul Giornale Italiano di Cardiologia (Cardiopatia e Alta Quota: Evidenze e Raccomandazioni. Il Pensiero Scientifico Editore, 2023). Questo articolo esplora le risposte fisiologiche all'ipossia ipobarica, le raccomandazioni per i pazienti cardiopatici e le considerazioni ambientali legate alla frequentazione di altitudini elevate.