La chirurgia rappresenta un pilastro fondamentale nella terapia dei tumori del colon, garantendo non solo opzioni curative ma anche un miglioramento nella qualità di vita dei pazienti. Di recente, l'evoluzione tecnologica ha favorito l'ascesa della chirurgia mininvasiva, comprendente laparoscopia e robotica, presentando benefici significativi rispetto alla chirurgia tradizionale aperta. Ce ne parla in questo articolo il Dott. Claudio Fiorillo, esperto in Chirurgia Generale a Roma
Chirurgia Open vs Chirurgia Mininvasiva
Per anni, la chirurgia tradizionale aperta è stata la norma per l'asportazione dei tumori del colon. Questa tecnica, però, comporta incisioni più grandi nell'addome, portando a un recupero post-operatorio prolungato e un maggior disagio per il paziente.
Al contrario, la chirurgia mininvasiva utilizza incisioni minime e strumentazione avanzata. Mentre la laparoscopia fa ricorso a telecamere e strumenti lunghi e sottili, la chirurgia robotica impiega bracci robotizzati guidati dal chirurgo. Entrambe permettono una precisione chirurgica elevata, minimizzando il danno ai tessuti circostanti.
Vantaggi della Chirurgia Mininvasiva
Rispetto alla chirurgia aperta, la chirurgia mininvasiva annovera tra i suoi vantaggi:
- un recupero più rapido
- un minore sanguinamento
- cicatrici ridotte
- riduzione delle infezioni e delle ernie postoperatorie
- una migliore visione e precisione
Chirurgia Mininvasiva del Colon
L'approccio mininvasivo nel trattamento delle patologie del colon mira a un intervento che abbia il minimo impatto sul paziente. Tra gli interventi più noti troviamo l'emicolectomia destra e sinistra, la resezione anteriore del retto e l'amputazione addominoperineale secondo Miles.
Emicolectomia destra: mirata all'asportazione di una sezione del colon destro, questa procedura è ideale per tumori o patologie localizzate. Dopo la rimozione, viene effettuata una rianastomosi tra il piccolo intestino e il colon residuo, garantendo così un recupero rapido e ridotto dolore post-operatorio.
Emicolectomia sinistra: questo intervento riguarda l'asportazione di una sezione del colon sinistro. Post rimozione, i due estremi del colon vengono ricollegati, garantendo continuità nel transito intestinale.
Resezione anteriore del retto: prevede la rimozione di una porzione del retto e viene spesso utilizzata per tumori rettali. A volte, può essere necessaria una stomia temporanea per deviare le feci, successivamente chiusa per ripristinare la normale funzione intestinale.
Amputazione addominoperineale secondo Miles: Intervento radicale per tumori ultrabassi del retto e dell’ano. La procedura comporta l'asportazione del retto, dell'ano e del perineo, con la creazione di una stomia permanente. Anche se invasiva, la tecnica mininvasiva può essere adottata per ridurre l'impatto dell'intervento sul paziente.