Chirurgia del reflusso gastroesofageo: quando è necessaria?

Pubblicato il: 03/09/2021 Editato da: Marta Buonomano il 10/03/2023

Il nostro esperto in Chirurgia Generale a Brindisi, il Dott. Giovanni Bellanova, ci spiega in quali casi bisogna intervenire chirurgicamente per curare il reflusso gastroesofageo

Reflusso gastroesofageo: quando diventa patologico?

La malattia da reflusso gastroesofageo è abbastanza frequente. Si manifesta con la comparsa di bruciori epigastrici, dolori, tosse stizzosa, afte, fino alla manifestazione di tachiaritmie dovute alla risalita di materiale acido in esofago a cause di modifiche anatomiche. Tali sintomi si riacutizzano in posizione distesa o nel gesto di piegarsi in avanti (come allacciarsi le scarpe).

uomo che si tocca il petto

 

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Da cosa può essere causato?

La causa principale è la presenza di un’ernia iatale ossia una risalita dell’esofago e della prima parte dello stomaco in torace attraverso lo iatus esofageo. A favorire tale quadro si associa un aumento della pressione addominale negli obesi, ad esempio. Non c’è una prevenzione per tale patologia, che spesso migliora attraverso la cura dei comportamenti posturali e alimentari, e la terapia con sucralfato e inibitori di pompa.

Quando è necessario intervenire chirurgicamente?

Il trattamento chirurgico è riservato a pochi casi e consiste nell’intervento di plastica dello Iatus esofageo, con intervento di riparazione dello iato esofageo e conseguente fundoplicatio secondo Nissen Rossetti laparoscopica.

 

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Chirurgia Generale a Francavilla Fontana

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