Chirurgia mininvasiva, un diverso approccio

Chirurgia mininvasiva, un diverso approccio

Editato da: Alice Cattelan il 22/02/2023

La tiroidectomia convenzionale è stata lo standard di cura per i noduli tiroidei chirurgici. Per scopi cosmetici sono stati sviluppati diversi approcci chirurgici mini-invasivi e ad accesso remoto compresa la tiroidectomia robotica transascellare. Grazie all’intervento del Dott. Serafino Vanella, specializzato in Chirurgia Generale, abbiamo l’opportunità di approfondire questa tecnica.

Per quali patologie è indicata?

Inizialmente, la tiroidectomia mini-invasiva video-assistita era indicata per il trattamento chirurgico dei noduli benigni più piccoli inferiori a 3,5 cm o carcinomi differenziati a basso rischio fino a 2 cm, in una ghiandola con volume totale inferiore a 25 ml e in assenza di tiroidite e con coinvolgimento dei linfonodi o pregressi interventi sul collo.

Al giorno d'oggi, il volume tiroideo stimato preoperatoriamente rappresenta l'unico parametro di selezione nella patologia benigna. Le sue indicazioni si sono espanse dall'iniziale malattia tiroidea benigna al carcinoma a rischio basso ed intermedio. È stata inoltre dimostrata la possibilità di eseguire una linfoadenectomia concomitante durante una tiroidectomia videoassistita per carcinoma.

Come viene eseguita?

Nella tiroidectomia mini-invasiva videoassistita si esegue una mini-incisione di 1,5-2 cm. Vengono utilizzati degli strumenti microchirurgici di 2-3 mm di diametro, un’ottica di 5 mm e dei device ad energia al posto delle convenzionali suture. Il monitor è posizionato alla testa del paziente davanti al chirurgo. Il collo non è in iperestensione come nella tecnica tradizionale e questa variazione contribuisce al minore dolore postoperatorio.

Quali sono i benefici per il paziente e i tempi di ripresa?

Tra i benefici si trovano:

  • Migliori risultati cosmetici
  • Riduzione del dolore postoperatorio
  • Riduzione dell’ospedalizzazione
  • Rapida ripresa funzionale
  • Riduzione dei costi sanitari e sociali

L’utilizzo di tecniche mini-invasive oltre al risultato cosmetico e la riduzione del dolore postoperatorio, consentono una rapida ripresa con un ritorno alle attività quotidiane nel giro di pochi giorni.

In cosa è innovativa?

Queste tecniche combinano i benefici legati all'ingrandimento endoscopico con quelli dovuti alla sua stretta somiglianza con la chirurgia tradizionale. Lo stesso intervento può essere eseguito attraverso un'incisione cutanea molto ridotta (1,5-2 cm) o con accesso remoto, grazie all'utilizzo dell'endoscopio.

L'ottima visualizzazione, dovuta all'ingrandimento endoscopico da 2 a 3 volte, consente una facile e tempestiva identificazione di tutte le strutture anatomiche.

Chirurgia Generale a Avellino