Chirurgia percutanea di nuova generazione per l’alluce valgo

Pubblicato il: 12/06/2023 Editato da: Sharon Campolongo il 19/10/2023

L’alluce valgo rappresenta una delle patologie più comuni che colpisce il piede. Capiamo meglio quali sono le cause di questa deformità e quali sono i principali trattamenti

Perché si forma l’alluce valgo, conosciuto più comunemente come “cipolla”?

L’alluce valgo si verifica a seguito di una progressiva deformità dell’articolazione del primo dito del piede in cui il primo metatarso e la falange, che formano l’articolazione, vanno incontro a una progressiva incongruenza fino ad una sublussazione articolare.

Si conoscono bene le cause di tale deformità: sicuramente fattori ormonali ne sono alla base dato l’alto numero di casi in pazienti di sesso femminile, ma così come vediamo i pazienti di giovane età anche fattori costituzionali ne rappresentano una possibile causa, in particolare le deformità del retro piede, come il piede piatto o forme gravi di piede cavo, ne rappresentano il fattore predisponente.

Per quale motivo le donne sono i soggetti più colpiti?

Come abbiamo detto sopra, la maggiore incidenza della deformità nel sesso femminile probabilmente è legata a fattori ormonali.

Tuttavia, esistono studi che dimostrano anche una predisposizione genetica data la frequenza di alluce valgo in persone che hanno avuto a sua volta la madre o la nonna che già soffriva di tale problema.

Infine, l’utilizzo continuo di scarpe con punta stretta e tacchi alti è correlato alla deformità.

ragazza con alluce valgo

In che cosa consiste la chirurgia percutanea di nuova generazione per l’alluce valgo?

Durante gli ultimi 10 anni varie tecniche percutanee e mininvasive si sono susseguite con pro e contro di ognuna.

Gli interventi di ultima generazione percutanei consistono in eseguire la correzione della deformità attraverso l’osteotomia del metatarso o della falange.

Tale procedura avviene tagliando l’osso e spostandolo per correggere la deformità e, successivamente, fissandolo per renderlo stabile con delle viti.

L’utilizzo delle viti che non determinano assolutamente rigidità post-operatoria ha come grande vantaggio quello di permettere una correzione anche di deformità gravi e, soprattutto, rendere i frammenti dell’osteotomia stabili.

Di questi interventi attualmente la MICA (Minimal Invasive Chevron Akin) rappresenta il gold standard per trattare l’alluce valgo.

Quali sono i benefici?

I benefici di questa tecnica includono:

  • La mininvasività;
  • Il rispetto dei tessuti molli;
  • Una maggiore articolarità post-operatoria;
  • La riduzione del rischio di recidive locali che risultano, invece, molto frequenti con le tecniche che non impiegano mezzi di sintesi (Tecniche di I generazione).
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