Come riconoscere la gonartrosi

Come riconoscere la gonartrosi

Editato da: Marta Buonomano il 18/12/2018

Il Dott. Fabio Treia, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Roma, ci spiega come riconoscere i primi sintomi dell’artrosi del ginocchio, una malattia cronica e degenerativa che causa un’usura della cartilagine

Che cosa s’intende per gonartrosi?

L’artrosi del ginocchio, o gonartrosi, è una causa molto comune di dolore delle articolazioni. In Italia ne soffrono circa due milioni e mezzo di persone, in particolare gli anziani (l’80% di persone over 75), ma è riscontrabile anche negli adulti (circa il 5%) a causa di un’usura precoce o eccessiva della cartilagine. A causa di questa malattia cronico-degenerativa che danneggia le articolazioni, il paziente accusa un dolore all’altezza del ginocchio e prova fatica durante una semplice passeggiata o salendo le scale. Il danno provocato dall’artrosi consiste in un’usura dei capi articolari con conseguente assottigliamento della cartilagine fino ad esporre l’osso sottostante, il quale reagisce addensandosi e producendo osteofiti, delle escrescenze periferiche.
Anche la rotula può essere colpita da artrosi, da sola o insieme ai compartimenti femoro-tibiale mediale e laterale, causando un’alterazione del piano di scorrimento tra la rotula stessa e la troclea femorale.

Tipi di gonartrosi

È possibile distinguere la gonartrosi in due tipologie: primitiva, che ha origine da un danno progressivo alla cartilagine, e secondaria, causata da patologie sistemiche come l’artrite reumatoide, traumi al ginocchio (danno diretto alla cartilagine, instabilità dovuta a lesione dei legamenti crociati, traumi inveterati al menisco o esiti di meniscectomie) e malallineamenti costituzionali del ginocchio. Il primo tipo può colpire tutte le strutture del ginocchio (pan-artrosi) ed è spesso associata ad altre localizzazioni della patologia come le anche, le mani o la colonna vertebrale; d’altra parte, l’artrosi secondaria si presenta generalmente in un’area specifica dell’articolazione.
Entrambe queste forme di artrosi possono essere aggravate da due condizioni parafisiologiche: il ginocchio valgo ed il ginocchio varo, due conformazioni che si distinguono per il diverso orientamento del femore e della tibia. L’artrosi può inoltre essere condizionata dal peso corporeo, il tipo di lavoro svolto, disturbi endocrini e dall’età del valgismo o del varismo (misurabile in gradi).
Inoltre, è possibile classificare la gonartrosi in base all’area cartilaginea colpita dall’usura (versante esterno, interno o femoro-rotuleo). Quando questa condizione è circoscritta ad un solo versante si parla di artrosi parziale.

Quali sono i sintomi?

L’artrosi al ginocchio è caratterizzata nella fase iniziale dalla cosiddetta “dissociazione clinico-radiologica”: questo significa che il paziente non mostra sintomi nonostante evidenti segni radiologici di artrosi o, al contrario, accusa molto dolore nonostante le lesioni siano lievi. Generalmente, i sintomi iniziali sono lievi ed intermittenti:

  • Ginocchio gonfio
  • Dolore
  • Sensazione di sentire scricchiolii

Durante la mattina l’articolazione è rigida e nel corso del giorno inizia a manifestarsi il dolore che aumenta quando il soggetto cammina (soprattutto in discesa). Inoltre, cambi di clima ed umidità possono accentuare la sintomatologia. Quando questa condizione raggiunge la fase avanzata, il dolore si manifesta in modo continuo disturbando anche il sonno. Un altro sintomo di artrosi al ginocchio è la ridotta capacità di movimento dovuta all’ossificazione delle cartilagini e alla riduzione degli spazi articolari, nonché alle contratture muscolari attorno all’articolazione. Come conseguenza, chi soffre di gonartrosi non riesce a mantenere la gamba in adduzione e ad appoggiarla, ed è costretto ad assumere un’andatura zoppicante fino ad arrivare, nel peggiore dei casi, all’immobilità.

Come diagnosticare la gonartrosi

La diagnosi di artrosi al ginocchio si effettua tramite analisi radiologiche. Una radiografia in carico, cioè con il paziente in posizione eretta, delle due proiezioni (anteroposteriore e laterale) è sufficiente per mettere in evidenza i 4 segni fondamentali di artrosi:

  • Riduzione della rima articolare
  • Addensamento dell’osso subcondrale
  • Cavitazioni dell’osso (geodi), molto rare nel ginocchio e più frequenti nelle anche
  • Osteofiti

Prima di sottoporre il paziente a chirurgia è inoltre utile eseguire ulteriori indagini, in modo da pianificare la procedura in modo ottimale. Gli esami richiesti possono essere una teleradiografia (lastra lunga che mostra gli arti inferiori nella loro totalità) in carico e le proiezioni assiali della rotula con ginocchio flesso a 30º e 60º.

Ortopedia e Traumatologia a Roma