Molte persone preferiscono utilizzare lenti a contatto per correggere i difetti della vista piuttosto che i classici occhiali, ma spesso i rischi legati all’uso di questo dispositivo medico vengono sottovalutati
Le lacrime possono trasmettere il Covid-19?
Nonostante la principale via di trasmissione di questo virus sia aerea (mediante i cosiddetti “droplets”, piccole goccioline che fuoriescono dalla nostra bocca o dal nostro naso quando parliamo, tossiamo o starnutiamo), si stanno analizzando anche altri mezzi di trasmissione, tra cui proprio le lacrime (la congiuntivite è infatti un sintomo dell’infezione data dal COVID-19).
Gli occhi sono una via d’accesso per il Coronavirus?
Prendendo in considerazione quanto avvenuto presso la Wuhan Fever Clinic nel gennaio di quest’anno, si ritiene che l’esposizione oculare non protetta possa rappresentare una potenziale via d’accesso per il Coronavirus. Inoltre, a seguito di diversi studi effettuati e pubblicati sul Journal of Medical Virology e sull’Annals of Internal Medicine, si è riscontrata la presenza di COVID-19 nelle secrezioni oculari dei pazienti positivi che, tra i sintomi, manifestavano anche segni di congiuntivite. In particolare, in uno degli studi è stato messo in evidenza come la presenza del virus in queste secrezioni si potesse riscontrare non solo durante la congiuntivite, ma anche a seguito della sua risoluzione, talvolta addirittura in seguito alla negativizzazione dei tamponi orofaringei. Questo ha portato dunque all’ipotesi che gli occhi non siano solo una via d’accesso per il virus, ma anche una fonte di contagio.
Nonostante siano necessari ulteriori ricerche prima di confermare definitivamente questa teoria, si consiglia di segnalare al proprio specialista in Oculistica eventuali sintomi quali:
- Arrossamento
- Bruciore
- Presenza di secrezioni
- Lacrimazione eccessiva
COVID-19: è sicuro utilizzare le lenti a contatto?
Le imprese che producono lenti a contatto hanno sottolineato che seguono rigidi protocolli di sicurezza durante la fabbricazione di questi dispositivi e che, oltre agli elevati standard di igiene che prevedono l’uso di cuffie, copriscarpe, mascherine e camici da parte dei loro dipendenti, la produzione avviene in maniera totalmente automatizzata attraverso degli specifici macchinari che evitano il contatto tra il personale e il prodotto.
Quanto tempo può sopravvivere il COVID-19 sulle lenti a contatto?
Secondo quanto pubblicato sul Journal of Hospital Infection, il tempo di resistenza del virus sul silicone (materiale che compone questo dispositivo medico) è di circa 5 giorni.
Quali precauzioni dovremmo seguire durante la pandemia?
Dato che le lenti a contatto devono necessariamente essere applicate con le mani, una tra le principali fonti di trasmissione, si consiglia di utilizzare questo dispositivo il meno possibile e, nel caso in cui non si possa fare a meno delle lenti, di utilizzare quelle giornaliere piuttosto che multiuso;
- Prima di applicare le lenti si raccomanda un accurato lavaggio delle mani e, in generale, il rispetto delle norme igieniche, cercando di non toccarsi la faccia durante l’arco della giornata. Resta comunque controindicato l’uso di questi dispositivi nel caso di sintomi di irritazione oculare (bruciore, secrezioni, ecc.) e di influenza;
- Bisogna cercare di non portare le lenti durante tutta la giornata, permettendo agli occhi di riposare indossando degli occhiali almeno per qualche ora.
Vi ricordiamo che è possibile mettersi in contatto con uno specialista di prim’ordine, senza bisogno di esporsi al rischio di contagio recandosi presso cliniche e ospedali, attraverso il servizio di Telemedicina.