Criptorchidismo: come intervenire
Scopriamo con il nostro esperto in Chirurgia Pediatrica a Messina in cosa consiste il criptorchidismo, una malattia di uno o entrambi i testicoli durante la fase di sviluppo, e come può essere risolta efficacemente con un intervento
Come si formano i testicoli?
In condizioni normali il testicolo, che ha origine in prossimità del rene, termina la sua migrazione addominale intorno alla 12° settimana di vita intrauterina, momento nel quale si trova vicino all’orifizio interno del canale inguinale: in seguito raggiungerà la sua posizione definitiva grazie all’intervento di una struttura che collega la parte inferiore del testicolo e la borsa scrotale, il Gubernaculum Testis.
Al momento della nascita, i testicoli si trovano nelle borse scrotali; tuttavia, nei bambini prematuri questa discesa può avvenire dopo la nascita, quando arrivano al completamento delle 40 settimane di gestazione. Se un testicolo è veramente criptorchide, la sua discesa non si completerà dopo questa data ed è raro assistere a una ulteriore discesa dopo le prime 2-3 settimane di vita.
Cosa significa criptorchidismo?
Se si verifica una mancata o incompleta discesa di uno o entrambi i testicoli, ci troviamo di fronte alla criptorchidia, una patologia dell’apparato genitale che compisce i bambini in età pediatrica. La sua incidenza è tra lo 0,8% e il 2% nei bambini tra gli 0 e i 12 anni.
Quali sono le cause del criptorchidismo?
I fattori che causano la mancata discesa dei testicoli possono essere diversi e complessi. L’ipofisi è una ghiandola che stimola la produzione di testosterone, l’ormone che determina lo sviluppo maschile e il corretto sviluppo dei genitali esterni, oltre alla normale migrazione del testicolo. Per questo motivo, anomalie nella secrezione degli ormoni e dei loro precursori, o la presenza di ostacoli anatomici, possono causare l’incompleta o mancata discesa del testicolo.
Criptorchidismo: l’intervento chirurgico
L’intervento chirurgico per risolvere il criptorchidismo consiste in un’incisione inguinale dove si trova il testicolo colpito dalla patologia, seguita dall’isolamento dei vasi sanguigni del testicolo e del canale deferente, ovvero la struttura che ha il compito di trasportare gli spermatozoi. Con tale accorgimento si ottiene una lunghezza sufficiente del funicolo spermatico che consente di portare il testicolo a livello dello scroto.
In questa sede, mediante una seconda incisione sulla cute scrotale, si procede alla creazione di uno spazio che accoglierà il testicolo (c.d. tasca scrotale). Il bambino riuscirà a riprendere le normali attività fin dalla sera dell’intervento, trattandosi di un intervento che è ben tollerato. In una percentuale ridotta di casi il testicolo è molto distante dallo scroto e può essere necessario ricorrere a tecniche chirurgiche laparoscopiche o a più interventi chirurgici.
Per sapere di più sul Criptorchidismo consulta il nostro Dizionario Medico.