Degenerazione maculare legata all'età: un approfondimento

Degenerazione maculare legata all'età: un approfondimento

Editato da: Alice Cattelan il 07/11/2023

La degenerazione maculare legata all'età, chiamata anche AMD, rappresenta una sfida per la qualità della vista nelle persone anziane. Riconoscere i sintomi e sapere come gestirla possono aiutare a mantenere una buona qualità della vista e a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa patologia

In cosa consiste la degenerazione maculare legata all'età?

L'AMD è una patologia occhiare che colpisce la vista delle persone a partire dai 55 anni. La macula, situata al centro dell'occhio, svolge un ruolo fondamentale nella percezione dei colori e nella qualità dell'immagine visiva. Qualsiasi condizione che influenzi questa area avrà un impatto significativo sull'acuità visiva, limitando la capacità di leggere, riconoscere volti o persino guardare la TV.

Va sottolineato che, nonostante possa arrecare serie difficoltà quotidiane, l'AMD non porta alla cecità completa, differenziandosi da altre patologie che comportano la totale perdita della vista.

Quali sono le tipologie di degenerazione maculare legata all'età?

Esistono due forme specifiche di degenerazione maculare: la forma secca (atrofica) e la forma umida (vascolare). La forma secca è meno aggressiva e evolve più lentamente, ma può purtroppo condurre alla perdita della visione centrale, cruciale per molte attività quotidiane.


La forma umida, invece, è più rapida e aggressiva, portando a una riduzione più marcata della visione centrale e richiedendo una gestione più attenta.

Sintomi e impatto della malattia?

I sintomi dell'AMD variano leggermente tra la forma secca e quella umida. Nella forma secca, il paziente sperimenta una progressiva perdita della capacità di visione centrale, potenzialmente confondendola con altri problemi visivi come la cataratta. È fondamentale comprendere che esistono diverse patologie oculari che possono influenzare la vista, e non tutte sono legate all'AMD. Nella forma umida, invece, il processo è più rapido e i sintomi si manifestano in modo più evidente: diminuzione visiva, comparsa di macchie, distorsioni visive e calo dell'abilità di lettura.

Approcci terapeutici

Nel caso della forma umida, esistono trattamenti disponibili come l'iniezione di una sostanza nell'occhio nelle prime fasi della malattia. Questo può migliorare l'acuità visiva, ma nei casi più avanzati l'obiettivo principale è preservare il livello visivo precedente. La diagnosi precoce riveste un ruolo critico per il successo di questi trattamenti e per il benessere visivo a lungo termine del paziente. È importante notare che questi trattamenti possono richiedere ripetute iniezioni a intervalli regolari, anche mensili, sebbene con il passare del tempo la frequenza possa diminuire, migliorando così la qualità di vita.

Per la forma secca invece, al momento non esistono trattamenti specifici altrettanto efficaci. Alcuni studi stanno valutando l'iniezione di sostanze nell'occhio per rallentare la progressione della malattia o migliorarne i sintomi, ma queste terapie sono ancora in fase sperimentale.

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