Distonia: la malattia dell’artista… e non solo!

Pubblicato il: 17/05/2022 Editato da: Cecilia Ghidotti il 18/05/2022

La distonia viene spesso definita come la patologia degli artisti, in quanto nella maggior parte dei casi si manifesta suonando uno strumento o facendo giocoleria. Ma che cos’è la distonia? Ce lo spiega il Dott. Luigi Bartolomei in questo articolo

Distonia: cos’è e com’è la situazione in Italia?

Non è semplice la definizione di distonia, si può dire che si tratta di movimenti involontari non troppo veloci, spesso aritmici, che spesso producono posture bizzarre delle parti del corpo coinvolte. La distonia può coinvolgere pochi muscoli in un unico distretto (forme focali) oppure può interessare l’intero corpo (forme generalizzate). Molto spesso le persone affette da distonia focale, riescono a controllare il disturbo semplicemente toccando con le dita la zona coinvolta (gente antagoniste). Non vi sono studi epidemiologici su larga scala in Italia e l’ultimo studio, che risale al 2009 e coinvolge un piccolo gruppo in Puglia, ci dice che la prevalenza è intorno ai 12 per 10000 abitanti, ma da lavori più recenti effettuati in altre parti del mondo si ipotizza un dato di 40-70 pazienti per 100000 abitanti.

Quali sono le cause?

Le cause della distonia possono essere ereditate (mutazioni genetiche), ignote (forme primitive o idiopatiche) o acquisite in seguito a lesioni cerebrali.

In generale la distonia non si può prevenire, diciamo che le distonie secondarie ad ictus cerebrale possono essere prevenute con le stesse tecniche della prevenzione delle malattie cardiovascolari (controllo PA, attività fisica, alimentazione equilibrata ecc.). Vi sono poi alcune distonie che si manifestano in attività come suonare uno strumento per cui se la persona non usa lo strumento non compare la distonia.

Quando dirigersi ad un professionista?

Ogni qualvolta si manifestino movimenti strani come chiusura forzata delle palpebre, rotazioni del capo o contrazioni delle dita delle mani mentre si esegue un certo compito è necessario fare una visita neurologica. Generalmente verranno richiesti: una risonanza magnetica cerebrale e alcuni esami ematochimici.

Come viene trattata la distonia?

Nei casi più semplici il trattamento consiste nell’inoculazione di tossina botulinica nei muscoli più attivi. Questa dovrà essere ripetuta circa ogni 3 mesi. Nei casi più gravi potrà essere consigliata terapia chirurgica con introduzione di catetere in una struttura cerebrale denominata Globo pallido interno per effettuare una stimolazione elettrica continua.

Neurologia a Vicenza

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