Disturbi della deglutizione: cosa sono e come trattarli

Pubblicato il: 29/03/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 29/03/2024

I disturbi della deglutizione rappresentano una sfida significativa per la salute gastrointestinale. Dalla difficoltà ad iniziare l'atto della deglutizione ai problemi nel passaggio del cibo lungo l'esofago, l'articolo del Prof. Marco Romano esplora le origini di tali disturbi e le strategie diagnostiche e terapeutiche per affrontarli con successo

 

Di cosa si tratta?

I disturbi della deglutizione sono condizioni patologiche in cui un individuo presenta difficoltà a iniziare l’atto della deglutizione, cioè non riesce a ingoiare dopo aver masticato del cibo, oppure avverte una sensazione di passaggio difficoltoso o addirittura di impatto di cibo (solido o liquido) in sede retrosternale (quindi lungo l’esofago), con possibile necessità di rigurgitarlo per avvertire sollievo. Quando vi è un disturbo della deglutizione si parla di disfagia

deglutire

Quali sono le cause?

Le cause della difficoltà ad iniziare l’atto della deglutizione possono essere meccaniche, quindi secondarie a una patologia del cavo oro-faringeo oppure di origine del Sistema Nervoso Centrale (esito di patologie vascolari cerebrali) o muscolari (ad esempio la miastenia gravis).

Le cause della difficoltà al passaggio del cibo lungo l’esofago possono anch’esse essere meccaniche (tumore, anelli fibrosi, compressione dell’esofago da parte di strutture estere come la tiroide), infiammatorie (micosi dell’esofago, esofagite eosinofila), o date da alterata motilità dell’esofago (tipico esempio è la acalasia).

 

Come si esegue la diagnosi?

Nel caso di difficoltà a iniziare la deglutizione è necessaria una visita otorinolaringoiatrica e, se negativa, una visita neurologica e un esame radiologico chiamato videofluoroscopia.

Nel caso di sensazione di arresto del cibo dietro lo sterno, si deve subito eseguire una esofagogastroduodenoscopia con biopsie per esame istologico e, nel caso questa fosse negativa, un esame che valuta la motilità dell’esofago che si chiama manometria esofagea.

 

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Quali sono le opzioni di trattamento?

La terapia dipende ovviamente dalla causa della difficoltà della deglutizione e varia dalla chirurgia in laparoscopia, alla chirurgia endoscopica, alla dilatazione pneumatica dell’esofago o all’iniezione di tossina botulinica per via endoscopica. In alcuni casi è sufficiente terapia medica, soprattutto per quelle condizioni in cui il sintomo è legato a un processo infiammatorio o infettivo.

Gastroenterologia a Napoli

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