Ecografia dell’anca neonatale: quando e come si fa?
L’ecografia dell’anca neonatale è un esame ecografico del tutto innocuo e indolore per il neonato, oltre ad essere facile e veloce da realizzare. Ma a che cosa serve e come viene effettuato? Risponde il Dott. Fabrizio Caruana, Radiologo a Porto Empedocle
A cosa serve l’ecografia dell’anca neonatale?
Questo tipo di ecografia, anche se non è obbligatoria e non si esegue come routine, è fortemente consigliata come screening. Viene raccomandata anche nel caso di familiarità positiva, nel parto prematuro, nel parto podalico, e va sicuramente effettuata nel sospetto di un’anomalia congenita, nota come displasia (patologia congenita che consiste nell’alterazione della morfologia dei componenti articolari, e che se non trattata precocemente può portare all’artrosi giovanile precoce o zoppia) o lussazione dell’anca (perdita dei fisiologici rapporti articolari).
La displasia e la lussazione dell’anca derivano deriva da un’anomalia di maturazione della testa del femore e della cavità acetabolare contrapposta con consequenziale potenziale fuoriuscita della testa femorale, che perderà la sua naturale sede anatomica. Questa patologia ha un’incidenza di circa 1-3 neonati su 100 ed è più frequente nel sesso femminile.
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Come diagnosticare una lussazione dell’anca?
Dopo il sesto mese di età, a causa dell’ossificazione delle articolazioni, per giungere alla diagnosi ci si serve della radiografia.
In caso di diagnosi tardiva, saranno necessari trattamenti conservativi molto più lunghi e costosi, che espongono al rischio di risultati meno soddisfacenti e a sequele invalidanti (artrosi secondaria dell’età adulta).
Per le diagnosi tardive, i trattamenti non conservativi sono invasivi e prevedono la chirurgica correttiva della lussazione congenita dell’anca, non sempre risolutiva e non esente da complicazioni.
Qual è il periodo più indicato per realizzare l’ecografia dell’anca neonatale?
Questo esame si effettua entro il terzo mese di età, quando le anche non sono ancora ossificate, con una metodologia assolutamente innocua e indolore per il piccolo paziente, che non fa uso di radiazioni ionizzanti bensì di ultrasuoni.
Come si effettua l’ecografia dell’anca neonatale e quanto dura?
Per eseguire l’ecografia dell’anca neonatale è necessario l’uso di “cullette” apposite rivestite in gommapiuma, e durante l’esame il medico acquisisce le immagini appoggiando una sonda sulla coscia, sopra la quale cosparge un gel che favorisce lo scorrimento della stessa sonda ecografica. L’esame viene effettuato su tutte e due le anche.
La durata di questa ecografia è molto breve (pochi minuti), e si effettua a neonato in decubito laterale, sia destro che sinistro, con l’arto inferiore in posizione semiflessa e lievemente ruotato all’interno.
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